Degrado e incuria sotto gli occhi di tutti. Succede a Roma, dove una struttura di via Lamarmora è completamente abbandonata a se stessa. Uno spettacolo a dir poco desolante, dove il degrado fa la parte del leone. Le foto della struttura hanno fatto il giro del web scatenando da parte degli utenti numerosi, indignati commenti.
Roma, incubo a due ruote: la pista ciclabile tra incuria ed abbandono (FOTO)
Incuria ed abbandono (alla mercè di tutti) in via Lamarmora
Taniche di plastica, cassette con oggetti dentro, sedie, pattume vario, cartone, un vecchio mobile e persino degli indumenti stesi sulla ringhiera. Questo il desolante spettacolo visibile in una struttura di via Lamarmora, nel quartiere Esquilino della Capitale. Il tutto appare completamente abbandonato a se stesso, i giorni passano ma la situazione -ahimè – resta la medesima. Il locale – apparentemente sequestrato dal mese di dicembre – è diventato infatti un ricettacolo di oggetti e di spazzatura varia, ben visibile da tutti coloro che si trovano a passare per il tratto di strada indicato. Ora, sono diverse le segnalazioni che hanno fatto capolino sui social, nella speranza di ridare decoro alla struttura, ponendo fine allo scempio.
La rabbia dei residenti sui social
La rabbia e il malcontento dei residenti corre veloce in rete, così come le foto che riportiamo di seguito. Tanti i commenti che si sono succeduti sotto al post di denuncia. Commenti che chiedono a gran un qualche intervento per il ripristino del pubblico decoro. “Tra l’altro c’è una puzza (…) Qui ci si ammala. Qui si tratta di salute pubblica”, dichiara, ad esempio, un utente. Certamente, il caldo torrido delle passate settimane e le imminenti vacanze non hanno favorito la messa in sicurezza della struttura, che adesso appare decisamente precaria. Tra i commenti non mancano poi anche coloro che si chiedono dove siano i vigili urbani così da mettere la parola fine a simili situazioni: “I Vigili dove sono? (…)A chi si può chiedere di rimetterli nelle strade a controllare queste indecenze?” Tante le domande dei residenti che, tuttavia, almeno per il momento restano senza risposta.
Foto: Giorgio Riccomi