Il Governo valuta il bonus figli, che sarà dedicato alla prole di tutti i dipendenti pubblici. A seconda delle varie fasce di reddito, l’aiuto statale può arrivare a toccare fino ai 3 mila euro a famiglia. A regolare il finanziamento verso i nuclei familiari, ci saranno i precisi criteri adottati dall’Esecutivo nazionale e che poi dovranno essere controllati, per ogni richiedente, dall’Agenzia delle Entrate.
Il bonus figli in Italia
Tale sostegno potranno richiederlo tutti i datori di lavoro per i propri dipendenti, in una somma che potrebbe arrivare anche a 3 mila euro per nucleo familiare. Per le famiglie, infatti, verranno concessi a titolo di benefit somme o addirittura rimborsi per i propri figli. Tale iniziativa si è palesata con la nuova disciplina del walfare aziendale, che potrà riconoscere fino a 3 mila euro di beni e servizi esenti da imposte.
L’aiuto verso le famiglie italiane
Un passo in avanti se confrontato agli scorsi governi, dove la somma raggiungeva solamente i 258,23 euro. Qui il tetto arriverà a 3 mila euro, salendo anche a 4 mila euro nel caso, all’interno del nucleo familiare, si tengano ragazzi fino a 24 anni di età. Per chi potrà avere questo aiuto da parte dello Stato italiano, ci sarà la possibilità di calcolare all’interno anche le utenze domestiche o dell’energia oltre che il gas.
Un bonus che non concorre con gli altri aiuti
Il bonus non concorre a creare un reddito di lavoro dipendente, come nel caso di quegli aiuti volti proprio al pagamento delle bollette o di altre utenze domestiche. I dipendenti che oggi si trovano con figli a carico, con tale agevolazione, saranno esenti anzitutto dall’Irpef, dall’imposta sostitutiva sui premi di produttività, oltre che i famosi benefit dei vari datori di lavoro fino a 3 mila euro. La riforma interesserà ogni singolo genitore del nucleo familiare possessore di un proprio reddito.