I Sindaci afferenti alla Asl Roma 6, Comune di Ciampino in testa, stanno aggiornando i cittadini rispetto alle conseguenze nell’aria dell’incendio appena domato presso gli impianti di Ecologica 2000. Le fiamme, divampate sabato scorso, hanno prodotto agenti cancerogeni e mutageni, soprattutto diossina e benzopirene, i cui valori vanno continuamente monitorati. Al fine di ciò Arpa Lazio ha ubicato due campionatori; uno presso la sede dell’impianto, e un altro posto a 600 metri dal luogo dell’incendio. In particolare in corrispondenza del Centro Polifunzionale Cipollaro ubicato in via Cuneo, presso Ciampino.
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Presso ecologica 2000 valori di diossina superiori ai limiti Oms fino a 133 volte
Dice il Comune di Ciampino: “Gli ultimi dati trasmessi da Arpa Lazio e riferiti al campione prelevato in data 01.08.2023 dalla centralina posta a distanza di circa 600 metri dal sito dell’evento, evidenziano una sensibile riduzione del valore di concentrazione di diossina in aria, risultando di poco superiore ai valori di riferimento; il valore di concentrazione del benzo(a)pirene risulta in diminuzione ed inferiore al valore di riferimento, anche il valore di PCB mostra un’ulteriore diminuzione“. È vero, il valore di diossina nell’aria, secondo il dato dell’1 agosto rispetto al campionatore posto a 600/900 metri dall’impianto di Ecologica 2000, è di 0,4. Di poco superiore quindi al limite Oms di 0,3. Il benzopirene è sotto controllo: il campionatore a 600 metri, per l’1 agosto, segna un valore di poco superiore a 0,1, rispetto al limite di 1. Ma è presso gli impianti, sul luogo dove si è verificato l’incendio, che i dati raccolti da Arpa sollevano preoccupazioni. Il campionatore posto presso Ecologica 2000, per il 1 agosto, segna un valore di benzopirene di 4,6 sul limite di uno. Ovvero siamo quasi cinque volte oltre il limite medio annuo. Il valore sulla presenza di diossina è spaventoso; 40 sul limite di 0,3, cioè ben 133 volte sopra i limiti Oms. C’è da sottolineare anche, rispetto alla presenza di diossina, che il campionatore il 31 luglio segnava addirittura un valore di 76. In generale c’è una diminuzione della presenza di sostanze nocive, ma più ci si avvicina al luogo del rogo più le cifre salgono vertiginosamente, superando di molto i limiti imposti.