Tragedia sfiorata a Roma, dove un ramo è crollato ed è finito sulla testa di un passante. L’incidente è avvenuta nella zona del Centro Storico capitolino, in un’area che anche recentemente è stata oggetto di crolli improvvisi di queste piante. L’uomo fortunatamente è sopravvissuto all’accidentale episodio, riportando solo una vistosa ferita sul proprio capo: taglio che gli è costato più di qualche punto di sutura in ospedale.
Il ramo finito sulla testa di un passante a Roma
L’episodio, raccontato dall’emittente Radio Roma Capitale, è avvenuto alle porte del I Municipio capitolino. Infatti, il pezzo di pianta si sarebbe staccato poco distante dalla stazione ferroviaria di Piramide, colpendo sul capo un passante che passeggiava sul marciapiede. L’uomo, dopo essere stato colpito dal pesante tralcio, è diventato una maschera di sangue per il profondo taglio che si era procurato.
Chi era il signore colpito?
C’è mistero sull’identità del malcapitato passante, che coperto di sangue si sarebbe poi diretto sulle sue gambe nell’ospedale più vicino. Restano le testimonianze dirette di quell’episodio, con persone del quartiere Ostiense che hanno visto l’uomo colpito da quel pesante ramo e uscirne malconcio da quell’incidente. Già all’arrivo della Polizia Locale di Roma Capitale, la persona aveva fatto perdere le proprie tracce.
Cosa hanno visto i testimoni?
Secondo le testimonianze dirette, l’uomo stava passeggiando davanti a un noto ristorante presente a pochi passi dalla Piramide Cestia. Qui, probabilmente per l’albero malato o una folata di vento, un pesante ramo si è staccato dalla pianta ed è finito addosso alla testa del malcapitato signore.
Facendo riferimento alle varie ricostruzioni ottenute, la persona sarebbe stata tramortita dal pesante pezzo di legno, tanto da dover essere aiutata a rialzarsi da terra con l’aiuto dei passanti. Persone che, oltretutto, sono stati i primi a tamponargli il visto taglio sulla testa, offrendogli dei fazzoletti per pulirsi il viso dal sangue e soprattutto per fare pressione sulla ferita.