Home » Ultime Notizie » Roma, paura al pronto soccorso: aggredisce l’infermiera, poi se la prende con i Carabinieri intervenuti

Roma, paura al pronto soccorso: aggredisce l’infermiera, poi se la prende con i Carabinieri intervenuti

Pubblicato il
furto in ospedale, al San Filippo Neri

Momenti di tensione all’Ospedale Santo Spirito in Sassia di Roma. Nella serata di ieri, giovedì 4 agosto, un uomo di sessantatré anni ha scatenato il panico tra i corridoi del nosocomio, arrivando alle mani con un’infermiera e richiamando i carabinieri, intervenuti per fermare ulteriori aggressioni.

Il 63enne ha avuto un crescente raptus di aggressività. All’improvviso ha cominciato a danneggiare i locali del pronto soccorso dell’Ospedale Santo Spirito di Trastevere, munito di bastone. Quando il personale della struttura ospedaliera ha cercato di calmarlo, l’uomo si è poi scagliato contro i presenti, dapprima schiaffeggiando un’infermiera, poi minacciando i medici.

L’intervento dei carabinieri

Non è ancora chiaro perché l’uomo si trovasse lì, se per essere visitato o di accompagno ad altri pazienti. I militari, allertati dal personale ospedaliero, si sono trovati di fronte a una persona in stato alterato, probabilmente dall’alcol. Il soggetto ha opposto resistenza ai carabinieri della stazione Bravetta, intervenuti sul posto, e per questo motivo è stato denunciato per resistenza, violenza e minaccia a pubblico ufficiale, oltre che per possesso ingiustificato di un bastone che aveva con sé. L’infermiera aggredita è stata invece medicata, è in via di guarigione e le sono stati assegnati alcuni giorni di prognosi. 

Ennesima aggressione in ospedale

L’accaduto è il risultato di un fenomeno sistemico su cui il Ministero dell’Interno ha preso già provvedimenti per offrire più tutele al personale ospedaliero, tra le categorie professionali più esposte ad aggressioni e ritorsioni sul lavoro. Prosegue il piano che il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, porta avanti da gennaio 2023 per rafforzare la presenza delle Forze dell’Ordine nei presidi sanitari e ospedalieri. Un piano che si avvale ora di 6 nuovi ospedali dove medici, infermieri e operatori sanitari potranno contare sulla presenza di poliziotti nei casi in cui i pazienti e visitatori minaccino il personale o attentino alla pubblica incolumità.

Da gennaio a marzo 2023, sono 189 i presidi di polizia già attivati o di recente attivazione, con un incremento del 50% rispetto ai 126 presidi preesistenti. Tra questi, il San Camillo, Policlinico Umberto I, Sant’Andrea, Gemelli, Tor Vergata e San Giovanni che sono già operativi, ma non l’Ospedale Santo Spirito, oggetto dell’ultima aggressione a un’infermiera.

Operatori sanitari aggrediti: nel triennio 2019-2021 accertati più di 4.800 casi

I numeri raccontati da Inail, l’Istituto Nazionale Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro, parlano chiaro: nel triennio 2019-2021 sono stati accertati più di 4.800 casi di aggressioni agli operatori sanitari. Il 37% è concentrato proprio nel settore assistenza sanitaria, che include ospedali, case di cura, istituti, cliniche e policlinici universitari. Il 23% dei casi interessa gli operatori sanitari fino a 34 anni, il 39% quelli da 35 a 49 anni, il 37% da 50 a 64 anni e l’1% oltre i 64 anni. 

Crea il panico in ospedale: sfonda il vetro dell’ambulanza, poi danneggia il pronto soccorso

Impostazioni privacy