Roma, la Tari slitta a settembre ma il problema dei rifiuti resta. L’annosa questione occupa le strade della Capitale e non solo.
Il problema sono i rifiuti, ma non nel senso dei no che la Giunta capitolina potrebbe ricevere. Si tratta proprio di scarti e deiezioni che i cittadini accumulano e lo smaltimento diventa un problema. Qualche settimana fa, in tal senso, i video di Alessandro Gassmann e Sabrina Ferilli sono diventati oggetto di discussione. La situazione in alcuni quartieri di Roma è precaria, nel frattempo vengono posticipate le tasse per permettere a tutti di pagare gli eventuali arretrati con l’arrivo delle vacanze estive.
Nessuna sanzione per chi non pagherà la Tari entro il 31 agosto. Tutto rimandato al 15 settembre prossimo, la scadenza della seconda rata invece resta al prossimo 30 novembre. I relativi bollettini saranno oggetto di una successiva spedizione, Gualtieri nel frattempo ha parlato chiaro: in vista del Giubileo ci sarà una stretta anche attorno alla questione smaltimento.
Tari a Roma, slitta la scadenza: cosa cambia nella Capitale
Le rate vengono pagate, ma la gestione del territorio capitolino resta fondamentale. Proprio nei giorni scorsi si è parlato anche di Malagrotta, segno che comunque certi argomenti restano all’ordine del giorno. Ora bisogna passare dalle parole ai fatti: il tempo stringe come il portafogli. Non resta, dunque, che aspettare la fine dell’estate per effettuare una prima stima di quanto portato avanti sinora.
La Tari è un primo tassello, serve tutto il resto affinché dissapori e insofferenze cessino lungo tutto il territorio: lo smaltimento dei rifiuti non può più essere oggetto di controversie in un senso o nell’altro. Roma Capitale e Regione Lazio unite in un unico intento. Parola di Francesco Rocca che conclude: “Argomentazioni del genere insieme alla giusta trasparenza saranno il nostro biglietto da visita”.
