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Incidente mortale a Frascati, Giovanni stava tornando a casa dalla figlia, poi il dramma: “Addio Hulk”

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Giovanni Criccomoro 20230804 IlCorrieredellacitta.com

Giovanni Criccomoro torna a casa per salutare la figlia e perde la vita travolto da un camion dei rifiuti: aperta un’inchiesta.

Una buonanotte drammatica, quella che Giovanni Criccomoro – per tutti Hulk – avrebbe dovuto dare a sua figlia. Quel saluto affettuoso si trasforma nell’addio più sofferto: l’operatore ecologico di Frascati torna a casa prima di riprendere servizio, voleva salutare la sua piccola, ma non fa in tempo perchè viene travolto dal suo stesso camioncino di rifiuti. Un mezzo aziendale che doveva essere impeccabile, invece qualcuno ha peccato – di superbia, superficialità, noncuranza – a stabilirlo saranno le autorità che stanno indagando sull’accaduto.

Intanto nel paese c’è incredulità e sgomento: a Hulk – così lo chiamavano per la sua possenza – volevano bene tutti. Anche il Consiglio Comunale lo ha ricordato con un minuto di silenzio. Il 55enne è rimasto schiacciato sul muro della propria abitazione in via Colle dello Stinco. Immediato l’intervento di Vigili del Fuoco e ambulanza che hanno portato l’uomo all’ospedale di Frascati. Criccomoro è entrato in codice rosso, ma non c’è stato niente da fare: è morto poco dopo.

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Giovanni Criccomoro perde la vita a Frascati, s’indaga. La CIGL: “Era solo”

Ora s’indaga per capire se l’operatore ecologico non abbia tirato il freno a mano, oppure si sia trattato di un guasto meccanico che sarebbe stato fatale al 55enne. Gli ispettori del lavoro della Asl Roma 6, in collaborazione con i Carabinieri, stanno cercando di mettere ordine a una vicenda particolarmente complicata.

All’interno della quale si inserisce anche la CGIL – sindacato a cui Criccomoro era iscritto – che commenta così la vicenda: “A togliergli la vita sarebbe stato un guasto meccanico – si legge in una nota – e non il primo secondo le denunce dei colleghi. Saranno le indagini a chiarire la dinamica, ma resta il fatto che Giovanni – conclude la nota – stava lavorando da solo. Una prassi comune in tante aziende che va debellata. Servono almeno due persone per il lavoro e controllo del mezzo”

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