Nel bosco ci abitano gli orsi. Sembra la scoperta dell’acqua calda, ma tant’é. E se si lasciano rifiuti e vettovaglie può capitare che l’animale si avvicini all’uomo in cerca di cibo. Chissà se avranno imparato la lezione il gruppo di scout del campo La Guardia, che si erano recati presso il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise per una delle loro escursioni. Si spera, d’altra parte, non finisca come le recenti vicende trentine, dove il Presidente della Regione Fugatti si era messo a dare la caccia ai poveri orsi.
Juan Carrito, morto investito da un’auto l’orso simbolo del Parco Nazionale d’Abruzzo
La disavventura a Lecce dei Marsi, nell’aquilano
L’incursione dell’animale è avvenuta nel territorio del piccolo comune di Lecce dei Marsi, nella provincia dell’Aquila. Il blitz dell’orso ha creato un fuggi fuggi generale. I ragazzi erano posizionati con le loro tende al fuori, però, dei confini del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Il mammifero, un orso marsicano, con tutta probabilità si è intrufolato nel campo scout alla ricerca di cibo. Infatti, tra le tende, era situato un deposito di viveri. I ragazzini, tutti 12enni romani, si sono chiusi con gli adulti all’interno delle automobili. I giovanissimi e i loro accompagnatori, allora, hanno chiesto aiuto al 112 che ha inviato sul posto i carabinieri forestali. Gli agenti si sono trovati a tu per tu con l’orso, hanno messo in sicurezza l’area e lo hanno allontanato. Andare per boschi non è un gioco. Si tratta di una criticità che va prevenuta, sensibilizzando e informando la popolazione sui modi per convivere con gli animali selvatici in sicurezza. Foreste e boschi costituiscono il loro habitat naturale, nella situazione succitata è l’uomo l’ospite del territorio. Viene da chiedersi come mai proprio la compagnia degli scout non conoscesse le regole per sostare adeguatamente presso il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.