Attorno allo stop del Reddito di Cittadinanza in Italia, potrebbe ulteriormente infiammarsi la situazione. Ulteriori SMS provenienti dall’INPS, potrebbero infatti arrivare ad altri percettori dell’aiuto statale, in una comunicazione digitale che gli confermerà la cessazione delle mensilità da parte dello Stato italiano. Al momento, diverse persone si sono già mobilitate in protesta, contro il Governo Meloni, tra Torino, Roma e Napoli.
Altri 80 mila SMS per la sospensione del Reddito di Cittadinanza
La linea del Governo Meloni è chiara: fermare gli aiuti statali a chi può oggi lavorare senza problemi. La fiamma delle proteste si sta alzando con il passare dei giorni, dove dall’intasamento dei centralini dell’INPS, o dei singoli Comuni, si è passati alle manifestazioni in piazza, molte peraltro condotte sotto la bandiera del sindacato USB e del movimento politico di estrema sinistra “Potere al Popolo”.
I tempi delle sospensioni legate al RdC
Secondo le stime, l’ultima tranche avverrà ad Agosto 2023, con un ampio anticipo sulle tempistiche che si era programmata il Governo per la sospensione del Reddito di Cittadinanza. In tal senso, tutto era previsto per gennaio 2024, anticipando di fatto i tempi di quasi 5 mesi abbondanti.
Ora, l’Istituto manterrà attive delle proroghe per salvaguardare la percezione del Reddito di Cittadinanza in alcune fasce della cittadinanza: per le persone impossibilitate a lavorare o gli anziani over 65, l’aiuto statale continuerà ad arrivare mensilmente anche nei prossimi mesi.
Flop della protesta a Napoli
Da Napoli era partita la scintilla della protesta, con diversi cittadini che erano arrivati a sollevare una polemica attorno alla sospensione del Reddito di Cittadinanza. Dopo una due giorni di manifestazioni per le strade partenopee, già i dissensi sembrano essersi quantomeno ridimensionati. Ai sit-in davanti la sede locale del Comune napoletano e l’INPS, poche persone si sarebbero fatte trovare in stato di agitazione, rendendo il controllo di quelle mobilitazioni molto più semplice per le forze dell’ordine.