Sono passati molti mesi dopo i dissapori con la direttrice del Tg1 Monica Maggioni, che hanno portato all’allontanamento di Francesco Giorgino dai telegiornali Rai. Ma a quasi un anno dalla sua scomparsa sul piccolo schermo, il giornalista tornerà presso la tv pubblica con un nuovo programma in seconda serata. Giorgino infatti, in una intervista rilasciata a Il Giornale, ha rivelato i dettagli del suo nuovo progetto televisivo che prenderà il via il 20 novembre prossimo sulla prima rete nazionale.
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XXI Secolo, uno sguardo verso il futuro mediante il data journalism
L’atteso ritorno di Francesco Giorgino avverrà in seconda serata con il format XXI Secolo. La trasmissione si propone di esplorare le evoluzioni del nostro Paese, gettando uno sguardo verso il futuro degli italiani. Si presume uno stile moderno e innovativo, infatti Giorgino fa sapere che la trasmissione si impernierà sul data journalism, al fine di rendere comprensibili a tutti i temi più complessi della società. Per il volto noto della Rai, inoltre, non è stto facile gestire l’allontanamento dal piccolo schermo, ma con questa nuova avventura si prepara al rilancio. Vedremo se il format sarà davvero coinvolgente. I presupposti ci sarebbero, infatti pare che non ci si limiterà al semplice racconto dei fatti, ma ci si pone l’obiettivo di avere uno sguardo approfondito. Si indagheranno le cause che determinano i fatti sociali, cercando di prevederne gli sviluppi. Un approccio che dovrebbe fornire agli spettatori gli strumenti per comprendere meglio la realtà e il contesto in cui vivono. Ciò provando a intravedere nel futuro le conseguenze delle decisioni prese nel presente.
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Il difficile commiato di Giorgino col Tg1
Un anno di assenza dal Tg1 per l’esperto giornalista, vissuto sicuramente in maniera difficile. I motivi vanno ricercati sicuramente nel rapporto difficile con Monica Maggioni. Troppe le opinioni contrastanti che hanno portato Giorgino a un anno sabbatico dopo trent’anni di informazione. Dopodiché ha mostrato combattività, affrontando questo periodo positivamente e svolgendo un ruolo importante rispetto al nuovo palinsesto Rai. Inoltre sembra proprio che, nonostante il 30 anni di servizio, nel professionista non manchi spirito creativo e innovativo, con il desiderio di contribuire ancora alla narrazione del Paese.