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Terribile incendio all’ex Svar di Latina: gli inquirenti seguono la pista dolosa

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Un vasto incendio, molto probabilmente doloso, è divampato all’interno del sito industriale dismesso Svar, alle porte di Latina. E’ successo nella notte tra mercoledì 26 e giovedì 27 luglio 2023. Intorno all’1, le fiamme hanno cominciato ad espandersi, alimentate anche dal forte vento e hanno minacciato le baracche dei senzatetto che da anni vivono all’interno dell’ex fabbrica abbandonata.

Rissa all’ex Svar di Latina: botte da orbi e coltelli

Vasto incendio all’ex Svar di Latina: perché gli inquirenti seguono la pista dolosa

Paura a Latina, nei pressi del sito industriale dismesso Svar. Un incendio di vaste proporzioni è divampato nella fabbrica abbandonata. Le fiamme, che hanno illuminato la notte, si sono rapidamente propagate tra via Romagnoli, via Persicara e via Po. Alimentate anche dal forte vento, dalle sterpaglie e dai cumuli di rifiuti presenti, hanno minacciato le baracche dei senzatetto che da anni vivono all’interno dell’ex fabbrica abbandonata. I Vigili del Fuoco giunti sul posto hanno impiegato alcune ore per domare le fiamme. Non sono stati trovati inneschi di alcun tipo, ma il fatto che il rogo si sia propagato in diversi punti distanti tra loro fa pensare che l’incendio sia di natura dolosa. Se l’ipotesi fosse confermata, resterebbe da capire il movente e se sia partito dall’interno o dall’esterno dell’ex Svar.

La difficile situazione dell’ex Svar

Anche il susseguirsi degli eventi e la delicata situazione in cui versa l’area non lasciano presagire nulla di buono. Da anni, infatti, l’area dell’ex Svar è ‘preda’ di spacciatori, malviventi e senzatetto. Basta una piccola scintilla per far sì che il clima diventi teso e si possa anche sfociare in episodi di violenza. Il Comune di Latina sta varando un piano per la messa in sicurezza dei siti dismessi in vista del loro reimpiego, ma la situazione dell’ex Svar risulta particolarmente complessa. Non solo per le difficoltà di portare a compimento il piano di edilizia residenziale pubblica, ma anche perché l’ex proprietà invoca la restituzione dell’area a dieci anni dall’esproprio.

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