È iniziato da poco il primo esame sul corpo di Andrea Purgatori, il noto giornalista recentemente scomparso. Verrà effettuata una Tac sul corpo dell’uomo, da parte dei periti indicati dalla Procura di Roma. Sono i medici legali e radiologi Silvestro Mauriello, Michele Treglia e Tonino Marsella. L’esame diagnostico verrà eseguito in assenza di mezzi di contrasto, vista la mancanza di circolazione sanguigna.
Andrea Purgatori, la Procura convoca testimoni ‘informati sui fatti’ per ricostruire il calvario del giornalista
Un fondamentale orientamento per apprendere le cause della morte
Secondo i medici così sarà possibile acquisire un fondamentale orientamento sulle cause e sulla natura del decesso. Ovvero, se la patologia di cui soffriva purgatori era di origine oncologica o infettiva. Un esame dirimente, insomma. Il dato, rispetto alle immagini delle sezioni cerebrali, è cruciale al fine di esprimere, in un secondo momento, un primo parere sulla possibile causa della morte. Si ruota attorno a un dubbio: infiammazione leptomeningea o metastasi al cervello? I quesiti della Procura troveranno risposte complete nelle prossime ore, ad autopsia conclusa. Ma questo ultimo esame è previsto per domani alle ore 16, in presenza dei consulenti delle parti. Va precisato che la disciplina medica non è una scienza esatta. Va da sé che rispetto a questo ciò che gioca un ruolo fondamentale è l’intuizione del clinico, la sua esperienza e capacità interpretativa dei dati. In questo caso, paradossale, cresce il disappunto per la discordanza diagnostica appurata finora. In particolare il punto critico, per gli studiosi, rimane la questione metastasi delle meningi. Sorprende l’incomunicabilità tra professionisti di prim’ordine di fronte a una divergenza diagnostica cruciale per le cure del paziente. Tutto questo, comprensibilmente, ora sta costituendo un motivo di dolore in più per i familiari e gli amici di Andrea Purgatori. Staremo a vedere, già nelle prossime ore, se si arriverà ad una tesi condivisa.