Ancora bravate da parte dei giovani, con un ragazzo ucraino che si è tuffato addirittura da un tetto di un palazzo in mare. L’episodio è avvenuto mentre l’adolescente, di 17 anni, era in vacanza. Si è arrampicato sulla terrazza di una vecchia struttura abitativa e si è lanciato in acqua dall’altezza siderale di 32 metri, in un gesto puntualmente ripreso dalle telecamere e dove solo fortunosamente non si è fatto male.
Il tuffo da altezza siderale a mare
L’episodio è avvenuto nel territorio di Polignano a Mare, dove le diverse strutture abitative caratteristiche sono scavate nella roccia e soprattutto sopra il mare. Il ragazzo, approfittando di questa particolarità geografica del territorio, ha deciso di mettere in scena un “super tuffo” da altezza siderale. Se il gesto ha attratto l’attenzione delle persone presenti sotto di lui, d’altro canto il rischio di farsi male era concretissimo, come nel caso dello sbattere la propria testa contro una roccia.
La denuncia al tuffatore spericolato
Il tuffo folle rimarrà impunito in Italia? No, almeno secondo il proprietario della casa da dove il ragazzo si è tuffato. La proprietà della storica abitazione ha sporto denuncia, per palese violazione della proprietà privata. Dopo le prime indagini sulla questione, è emerso come il 17enne ucraino si chiami Nikita. Residente in Svizzera, probabilmente per via della guerra, era venuto in Italia per passare le proprie vacanze.
Tuffo spericolato di un tuffatore professionista
Sempre dai primi riscontri sulle indagini, si è ricostruita anche la vita di Nikita. Il ragazzo, che vive da diverso tempo a Ginevra, è un tuffatore professionista. Pratica questo sport abitualmente, allenandosi nella città elvetica. Proprio tale predisposizione a questa disciplina, è ipotizzabile, ha permesso di far eseguire quel “tuffo spericolato” al ragazzo minorenne. Eppure da un professionista, su questo tipo di azioni avremmo voluto vedere una maggiore maturità e ponderazione.