Sono passati tre giorni da quando lo storico borgo di Pratica di Mare a Pomezia è tornato off limits alla popolazione. Un nuovo cancello infatti, con tanto di divieto di accesso, è tornato a sbarrare il transito proprio come accaduto anni fa. Ad installarlo la proprietà: e questo nonostante le sconfitte subite in questi anni al Tar e al Consiglio di Stato, le ordinanze del Comune di Pomezia, fino ad arrivare ai pronunciamenti di altri Enti (l’ultimo nel dicembre scorso da parte della Commissione Tributaria).
Ma cosa accadrà adesso? Si attende infatti di capire – ricordiamo che tra il 2020 e il 2021 era stato il Comune di Pomezia, con tanto di ordinanze, a rimuovere le cancellate installate in loco – cosa farà ora la neo eletta Amministrazione Comunale targata Veronica Felici in merito a questi recenti sviluppi. Perché chiaramente è qui, con il ruolo che deciderà di assumere Piazza Indipendenza, che si giocherà la partita.
Giacomo Castro (Valore Civico): “Nuovo cancello? Ne va dell’immagine del Comune”
Intanto sul caso è tornato a parlare Giacomo Castro, già Presidente dell’Associazione Latium Vetus, che oggi siede in Consiglio Comunale all’opposizione. “Le strade sono state nuovamente delimitate da venerdì scorso, 21 luglio 2023, con la riapposizione del famigerato cancello, che è stato di nuovo montato al di sotto dell’arco di accesso del Borgo a confinare le strade interne, dividendole dalla strada esterna di accesso (seppure risultino essere ricomprese in un’unica particella catastale!)“, scrive Castro.
La sua è innanzitutto una riflessione sulla travagliata storia recente del Borgo che pure, dopo mesi di battaglie e contenziosi nei Tribunali, aveva portato alla sua libera fruizione seppur in zone limitate a causa dei cantieri in corso. Ma il tema centrale resta quello della valorizzazione dell’area di cui, nonostante “le rassicurazioni dell’ex Sindaco di Pomezia, Adriano Zuccalà, ed anche le passate interviste degli esponenti della Famiglia Borghese che garantivano la definitiva valorizzazione e la riapertura delle strade del Borgo medievale di Pratica di Mare nel corso del 2023” – spiega – “oggi non si vede traccia“.
“Il diritto non vale a Pomezia?”
“L’immagine del Comune di Pomezia è nuovamente umiliata“, sentenzia allora Castro. Il suo è un concetto ben preciso: non è possibile che “alcuni privati decidano la configurazione di un intero Borgo, ovvero di una intera frazione del territorio di Pomezia”.
Anche perché ci sono tutta una serie di atti ufficiali tra pronunciamenti, sentenze e ordinanze come detto: “In questi anni sono state numerose le sentenze pronunciate da altrettante corti e da decine di giudici che hanno respinto i ricorsi della società Nova Lavinium, riconducibile alla Famiglia Borghese, confermando prima fra tutte la nota del Catasto – Ufficio del Territorio di Roma, che nel 2019 ha certificato la natura pubblica delle strade di Pratica di Mare”.
E ancora: “Altre sentenze, stavolta di TAR e Consiglio di Stato, hanno rigettato i ricorsi dei privati contro le ordinanze del Comune confermando, di contro, la necessità di rimozione del cancello. Non solo. Le ultimissime sentenze delle Commissioni tributarie hanno confermato gli avvisi di accertamento emessi dal Comune di Pomezia per la corresponsione della Tassa di occupazione di suolo pubblico, per tutte le chiusure portate avanti dal 2016 al 2020. Possibile quindi che la forza del diritto non valga a Pomezia?“.
La sentenza al Tribunale di Velletri
Perché allora, in virtù di tutti questi precedenti, il privato oggi ha deciso di muoversi in questa direzione? Per il consigliere di Valore Civico “sarebbe stata una recente sentenza del Tribunale di Velletri ad aver tirato fuori le vere intenzioni dei privati, la quale però, seppure rigettando le richieste di accertamento dell’Associazione ‘La Lente’ non ha accertato (si noti bene) in alcun modo la natura privata delle strade e non ha sconfessato minimamente tutte le precedenti sentenze dei tribunali amministrativi e contabili a tutela dell’interesse pubblico sulle strade di Pratica”.
“L’immagine del Comune di Pomezia va difesa, c’è in ballo la sua credibilità”
Tornando al cancello, Castro ne fa anche e soprattutto una questione di immagine del Comune di Pomezia: “In questo modo ad essere colpita è innanzitutto l’immagine del Comune di Pomezia quale ente capace di far valere la legge sul proprio territorio. Il comune di Pomezia si gioca adesso la propria immagine e la propria credibilità. La società civile, le associazioni e anche la lista Valore Civico si batteranno, senza recedere di un millimetro, per ristabilire l’interesse pubblico”, è il messaggio lanciato con decisione dal Consigliere.
Quale futuro per il Borgo? L’appello al Sindaco
Intanto la domanda che torna a ripresentarsi è sempre la stessa: quale sarà il futuro del Borgo di Pratica di Mare? “Di certo – conclude Castro – c’è il fatto che ad oggi non si intravede alcuna forma di rilancio di Pratica ma solo la presenza di un cantiere della quale non si intravede la fine e dove alla prima occasione utile è ricomparso il cancello. Chiedo pertanto al Comune di Pomezia, al Sindaco neoeletto, Veronica Felici, e all’intera amministrazione comunale di intervenire senza indugio per la difesa dei diritti pubblici sulle strade del Borgo di Pratica di Mare”.
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