“Nonna, hanno arrestato papà. Servono 400 mila euro per pagare la cauzione alla Polizia Postale”. È stata questa la chiamata ricevuta da un’anziana signora della provincia di Roma, truffata pochi giorni fa da una chiamata telefonica. La donna, forse inconsapevole di come il fenomeno stia prendendo piede nella Capitale, ha abboccato alla chiamata e successivamente aperto al ladro, che con le cattive gli svaligiato casa e portato via 5 mila euro di beni.
La nuova truffa a un’anziana della provincia di Roma
Partiamo con ordine. Una signora che vive vicino al Comune di Subiaco riceve una chiamata, dove qualcuno che si spaccia per suo “nipote” le chiede un versamento di 400 mila euro, per evitare l’arresto del proprio figlio. La donna si dice disponibile a pagare una parte della “cauzione”, disponendo però solo una cifra vicina ai 1.500 euro. Nel giro di pochi minuti, si presenta alla casa della donna un presunto “amico” del nipote, che in poco tempo gli porterà via numeri beni presenti in quella dimora.
Stordita la nonnina, campo libero per il ladro
L’uomo, presentatosi all’uscio della casa, spruzza uno spray stordente in faccia all’anziana signora. Aveva giustificato quella bomboletta per “allontanare le zanzare”, ma in realtà serviva a mettere “ko” la nonnina. Nel giro di poco tempo arraffa 1.300 euro in una busta, che la donna aveva preparato di fretta per la “liberazione del figlio dalla Polizia Postale”.
Poi, non contento della somma sottratta, decide di portare via gioielli e tutto ciò che poteva avere un valore commerciale all’interno di quell’appartamento. I primi riscontri dopo la rapina, parlano di danni vicini ai 5 mila euro. Il ladro si è dissolto nel nulla, potendo forse anche contare sull’aiuto di un complice: è plausibile che una persona lo aspettasse in una macchina posteggiata nei paraggi, con il veicolo che l’ha aiutato a far sparire le proprie tracce in poco tempo.