Andrea Purgatori, in settimana è prevista l’autopsia per far luce sulla morte del giornalista: l’indagine va avanti, al lavoro i superperiti.
Andrea Purgatori, non è finita: la famiglia continua a indagare dopo aver portato tutti gli incartamenti necessari a supporto della loro tesi. Secondo la famiglia del compianto giornalista si evincerebbe che c’è una diagnosi sbagliata: avrebbero dato per certo un esito che invece – nel caso del compianto cronista – sarebbe stato tutt’altro.
Lesioni irreparabili per quanto riguarderebbe un ciclo di chemioterapia al cervello quando invece – secondo l’accusa – si sarebbe dovuto intervenire altrove. Si parla di tumore ai polmoni. Situazione che avrebbe – qualora venisse confermata – accelerato la morte del 70enne. Una vicenda che ha dell’incredibile, ma la famiglia vuole andare avanti: esige spiegazioni. Pertanto due sono gli indagati per omicidio colposo e la resa dei conti di questa prima parte d’indagine verrà fuori mercoledì 24 luglio.
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Andrea Purgatori, mercoledì l’autopsia: al lavoro i superperiti
Quando, sul corpo di Purgatori, verrà disposta l’autopsia: l’accusa e la difesa hanno dato mandato a due superperiti di operare. Nomi di prim’ordine per vederci chiaro: nello specifico gli avvocati Michele e Alessandro Gentiloni Silveri e il medico che partecipò alla Commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte di Ilaria Alpi.
Tutta gente di primo livello per fare chiarezza su un caso che prima ancora che increscioso è assolutamente delicato, Purgatori ha passato una vita a fare luce sui misfatti d’Italia. Mai avrebbe pensato che di uno ne sarebbe stato lo sfortunato protagonista.