Avvolta nel mistero la morte del giornalista di Andrea Purgatori, specie poi dopo la comparsa di due diagnosi cliniche “contrastanti” sul decesso dello stesso volto televisivo. Dopo la malattia fulminante e l’ipotesi di terapie sbagliate per curarla, oggi compare una nuova sconvolgente possibilità: un’infezione che avrebbe, molto velocemente, spento il noto conduttore di La7.
La nuova ipotesi sulla morte di Andrea Purgatori
Le cause di decesso legate al giornalistica, secondo come si stanno sviluppando le situazioni, passeranno per le mani di un perito. A effettuare i dovuti controlli, infatti, sarà il dottor Luigi Marsella, che ha ricevuto l’incarico da parte del pubblico ministero Orano. Le indagini che vuole portare avanti la Procura, secondo le prime carte emerse in questo caso, saranno indirizzate a capire la reale situazione di salute di Purgatori prima del decesso e soprattutto il comportamento dei sanitari, che lo avevano in cura, durante la degenza dello stesso conduttore.
Un caso di malasanità sulla morte di Andrea Purgatori?
Oggi, attorno alla morte di Andrea Purgatori, ci sono molti interrogativi. Le ipotesi sono delle più disparate, dalla possibilità di cure sbagliate al giornalista a diagnosi completamente errate sui suoi problemi di salute. A risolvere questi enigmi attuali, sarà solo una strada: l’autopsia che avverrà sul corpo nel noto conduttore di La 7. Solo le analisi del caso, infatti, potranno già dare una risposta definitiva sulla malattia del conduttore e il suo stato di salute nelle ultime ore di vita.
L’infezione durante il ricovero: perché può essere credibile?
La pista più accreditata, sempre a livello di ipotesi, è quella di una paurosa infezione durante il periodo di ricovero ospedaliero. Un fatto, questo, sempre più frequente tra i degenti ospedalieri italiani. Per Andrea Purgatori, infatti, sarebbe stata fatale una pericardite settica, che avrebbe fatto collassare già un fisico provato dalla presenza della radioterapia per il cancro.