Con la pioggia e con il sole, d’inverno come d’estate. Le caldarroste a Roma sono un “evergreen”, al Centro Storico sono sempre presenti. Anche se lì non dovrebbero proprio essere vendute in questo periodo considerando le temperature sopra i 40° gradi. Eppure ci sono, per la gioia dei turisti che inspiegabilmente continuano a comprarle e a mangiarle col caldo aberrante. Un business che non sente inflazioni: la richiesta di caldarroste continua a essere alta, mentre i sanpietrini diventano roventi e i caldarrostai sfruttano le zone grigie del sistema che dovrebbe regolare il commercio.
Cosa dice la normativa
Tra chi le apprezza e chi le snobba, la vendita di caldarroste ambulante raccoglie un ginepraio di problemi. Il regolamento comunale stabilisce ad esempio che il commercio in forma itinerante sia vietato nei territori del I e II Municipio, quelli del Centro storico, ovvero dove è più facile trovare i banchetti, perché zona altamente trafficate dai turisti. C’è poi la questione fiscale, per cui spesso i cartoncini di caldarroste sono venduti senza scontrino (tantomeno il pagamento supporta il bancomat) e per finire la questione dei prodotti stagionali. Per regolamento del Campidoglio, si evince che il periodo consentito per la vendita dei prodotti autunnali e invernali a Roma va dal 15 ottobre al 15 marzo, sempre nel rispetto delle norme igienico-sanitarie. Le temperature a luglio saranno pure variabili, ma il periodo per vendere le caldarroste è decisamente fuori dall’intervallo stabilito dal Comune.
Caldarrostai: l’eterna lotta tra Campidoglio e ambulanti
I banchetti dei caldarrostai restano così una delle piaghe che affligge Roma da tempo, tanto che il I Municipio nel 2013 passò a mappare gli ambulanti rilevando che la maggior parte delle postazioni erano riconducibili ai Tredicine. Il problema in realtà è molto più complesso di quanto possa sembrare: i venditori beneficerebbero di concessioni “anomale” (in quanto non previste più da alcuna normativa), oggetto di contenziosi e ricorsi tra Comune e ambulanti trascinatisi per anni anche dinanzi al Tar. Morale della favola i caldarrostai, continuando a galleggiare nel limbo della burocrazia, sono ormai divenuti figure caratteristiche del centro storico di Roma: anche se di caratteristico ad agosto le caldarroste hanno ben poco.
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