Regione Lazio, redarguiti gli onorevoli per via del look: “Basta calzoncini corti o bermuda”, la circolare parla chiaro.
Il barometro è sopra i livelli di guardia, ma la guardia – alta – la mantengono anche i coordinatori di Via della Pisana. Il punto, senza soluzione di trattativa, è l’abbigliamento della Regione Lazio. Nella sede i dipendenti, infatti, da qualche settimana – dato il caldo torrido – si presentano in modo un po’ meno formale. Il limite è stato ampiamente superato. Lo rende noto una circolare dalla Pisana che vieta categoricamente un certo tipo di vestiario: “Basta pantaloni corti o bermuda, sono indecorosi”.
“Basta con i look da spiaggia”: onorevoli della Regione nella bufera
La sede richiama semplicemente il regolamento del Consiglio Regionale. La vicinanza con Fregene suggerisce, in qualche maniera, un look più estivo ma non si deve – secondo le regole – trascendere. Si tratta sempre di un organo di rappresentanza e vedere personale in maniera poco consona non è, secondo gli organi competenti, all’altezza della sua storia. La raccomandazione ha fatto scuola. Quel che è successo nel Lazio si è verificato anche altrove parecchi anni prima, ma le temperature sono record.
Il caldo africano ha fatto saltare i protocolli: non per molto, il richiamo all’ordine infatti è arrivato con una certa velocità. Nessuno pretende il look alla Berlinguer, ma la “deriva balneare” – così è stata definita – non è ammessa. Motivo per cui dalla prossima settimana in sede si ritorna al vecchio iter: tuttalpiù possono esserci deroghe sulle cravatte, per quanto riguarda gli uomini. Sul resto non si passa. L’estate è appena cominciata, ma le ammonizioni sono già all’ordine del giorno.