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Roma, si schianta e muore con il monopattino: buca sotto ‘accusa’

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Davide Danelli, il 38enne morto dopo essere caduto dal monopattino, è scomparso a causa di un avvallamento anomalo della strada.

Pare ci sia un “avvallamento del manto stradale” alla base della caduta che ha provocato la morte di Davide Danelli, ieri in mattinata. Il 38enne era a bordo del suo monopattino, quando ha perso il controllo e si è schiantato al suolo battendo la testa su via Casal Del Marmo, all’incrocio con via Refrancore. Scioccati i familiari per le modalità in cui è morto Davide. Una buca, risistemata in maniera grossolana, avrebbe fatto perdere l’equilibrio all’uomo. 

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Così l’avvocato della famiglia: “Fare luce sulle responsabilità”

Davide stava andando al lavoro. Come tutti i giorni, puntuale, si è messo in viaggio alle 6.45, su quella strada dove si racconta che la maggior parte degli automobilisti corra troppo. Ma questa volta, alla base dell’85esima vittima della strada tra Roma e provincia da inizio anni, non ci sono comportamenti sconsiderati degli autisti. Bensì, e si va accertando, un anomalo avvallamento del manto stradale. Tradotto: una buca. Davide ha così battuto la testa e non è riuscito a sopravvivere. Alcuni automobilisti hanno dato subito l’allarme, e cercato di soccorrere l’uomo. Ma gli operatori del 118 non hanno potuto fare altro che constatare il decesso. Una morta assurda, che lascia sgomenti tutti, soprattutto la famiglia. Ora qui, dove Davide è scomparso, si posano fiori. E, ovviamente, i vigili del Gruppo Aurelio hanno eseguito i rilievi; le indagini sono in corso. Ma non c’è bisogno di cervellotiche perizie per certificare la presenza di una porzione di asfalto irregolare, che è visibile perfettamente. L’ipotesi che va per la maggiore, quindi, è che Davide abbia perso l’equilibro appena dopo esserci transitato sopra. L’avvocato della famiglia, Sonia Mastrodascio, vuole che sia fatta luce sulla vicenda. Dice a Repubblica: “Non si può morire così andando al lavoro. La famiglia è distrutta dal dolore per la perdita di questo ragazzo. Vuole che sia fatta luce su eventuali responsabilità di chi dovrebbe garantire la sicurezza del manto stradale ed evitare simili tragedie“.

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