Stangata per i turisti di Roma, che vedranno dai prossimi giorni un aumento della tassa di soggiorno. In una scelta amministrativa che penalizzerà ulteriormente il turismo locale, aumenteranno i costi per soggiornare presso hotel, residence di lusso e anche Bed & Breakfast. Una scelta approvata all’interno della Giunta comunale, che coprirà anche i costi dietro le famose “case vacanze” sul territorio romano.
L’aumento della tassa di soggiorno a Roma
Secondo le stime effettuate sull’aumento di queste tasse, l’imposizione sul territorio capitolino arriverà anche a raddoppiare in determinati casi. Una scelta intrapresa dalla Giunta guidata dal sindaco Gualtieri, che punta a coprire con queste entrate almeno 50 milioni di euro all’interno delle casse comunale. Nel concreto, la tassa di soggiorno a Roma passerà da 3,70 euro, alla bellezza di 5,50 euro.
Come funzionerà la tassa di soggiorno nella Capitale?
Ci saranno quattro modelli da seguire, per le imposizioni della tassa di soggiorno a Roma. Le imposizioni non subiranno variazioni, qualora però si dormisse in ostelli, rifugi escursionistici o le case del camminatore. Gli hotel varieranno a seconda delle stelle: una stella costerà 4 euro a persona; due stelle 5 euro; 6 euro i tre stelle; 7,50 euro i quattro stelle; 10 euro i 5 stelle e tutti quegli hotel che vengono definiti di lusso.
La situazione con i Guest House
Per quello che concerne i guest house, ci sarà un cambiamento sostanziale per questa categoria nella Capitale. La I Categoria, quella di maggior lusso per intenderci, vedrà una tassa di 7 euro a persona, quando prima ne costava la metà. La Seconda Categoria, invece, passa al costo di 6 euro contro i vecchi 3,50 euro. La Categoria III, per finire, passa al costo di 5 euro contro i 3.50 euro precedenti. Insomma, ulteriori rincari per le vacanze, il tutto in una Città Eterna che stenta sempre di più sul piano dei servizi (decoro, sicurezza, mezzi pubblici) e oggettivamente allontana i turisti dalla nostra realtà.
Foto: P.B.