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Ecco, devi averlo a bordo della tua auto: in caso contrario scatta la multa

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Controllare auto

Gli automobilisti italiani dovranno fare i conti con un nuovo obbligo per evitare una pesante multa.

Esistono alcuni obblighi per gli automobilisti, che vanno rispettati per non incorrere in multe e sanzioni. Il nuovo obbligo per le auto, prevede di avere a bordo della propria auto la scatola nera. Si tratta di una nuova legge che prevede l’uso di piccoli dispositivi, in grado di registrare vari parametri, che vanno installati dalle officine convenzionate. Per sapere a cosa serve la scatola nera dell’auto e perché averla a bordo, vi suggerisco di leggere qui di seguito.

Scatola nera in auto

L’obbligo della scatola nera, è stato varato già lo scorso anno per le auto di nuova omologazione, e per le auto di nuova immatricolazione sarà obbligatorio dal prossimo anno. Questi dispositivi in grado di raccogliere in real time i dati delle auto, saranno molto importanti per l’ambiente.

Scatola nera in auto
Scatola nera in auto-ilcorrieredellacitta.com

In base a quanto ha dichiarato di recente il manager di Unipolsai San Pietro, il nostro Paese è tra quelli in cui la telematica è più diffusa. Egli ha sottolineato come i vari dispositivi telematici, ci servano per ricavare dati importanti come l’impatto ambientale delle automobili.

La scatola nera dell’auto detta pure black box, va istallato nell’auto per registrare vari dati utili in caso d’incidente stradale. Molte compagnie assicurative hanno introdotto d tempo l’uso della scatola nera per avere tutte le informazioni relative alla dinamica di un sinistro. Una scatola nera p fatta per registrare la velocità, le marce, i km fatti, la franta, l’accelerazione, i sistemi di sicurezza attivi e la geolocalizzazione.

Nuovo obbligo scatola nera

Presto scatterà l’obbligo della scatola nera per i veicoli, al fine di monitorare quanto s’inquina col proprio mezzo di trasporto. In particolare, pare che se si supera una determinata soglia, potrebbe scattare il divieto di colazione. L’obbligatorietà della scatola nera in auto, partita il prossimo luglio 2024 per i nuovi veicoli mentre per le auto già in circolazione non muterà nulla.

Il settore automobilistico, sta vivendo una fase di cambiamento, concentrandosi verso nuovi obblighi per la salvaguardia ambientale. Le nuove scatole nere contro lo smog, possono fornire dati circa la percentuale d’inquinanti. Si tratta di apparecchi utili per aumentare la sicurezza stradale e cercare di diminuire l’inquinamento atmosferico.

Le varie indagini condotto sull’uso delle scatole nere sulle automobili, ha reso noto che le emissioni nocive sono legate a come si usa il mezzo. Il regolamento europeo ha introdotto l’uso della scatola nera per i mezzi di nuova immatricolazione, e vari sistemi avanzati per le automobili.

In Italia l’uso della scatola nera è molto diffuso, nelle zone geografiche dove le compagnie d’assicurazione danno premi elevati ai loro clienti che le utilizzano. La scatola nera è capace di registrare i dati relativi all’eventuale incidente automobilistico. Va detto che i dati registrati dalle scatole nere, non possono essere manipolati e sono utilissimi per ricostruire un sinistro.

Studio sulla scatola nera

In base a quanto reso noto da un recente studio condotto dal Politecnico di Milano, circa lo stile di guida registrato dalla scatola nera, è possibile valutare quanto s’inquina. In base a tale studio le scatole nere, sono state montate da Unipol sui mezzi di trasporto di alcuni clienti delle città di Roma, Bari e Brescia.

 

Ciò che è emerso da tale studio, è che il numero di veicoli tradizionali che possono essere in futuro sostituiti da quelli moderni elettrici, varia su tutto il territorio nazionale. Nello specifico, è stato rilevato che i mezzi non elettrificati potrebbero in determinate condizioni continuare a circolare.

Le analisi condotte da Unipol, facevano rifermento allo stile di guida, la velocità e i km percorsi. Occorre promuovere una guida ecologica, e fornire agli automobilisti le nozioni per ridurre le emissioni. In base a quanto ha affermato Savaresi, tale studio ha evidenziato come l’impatto ambientale di un veicolo più che alla sua classe Euro è legato al tipo di utilizzo.

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