E, riferendosi proprio alla IRBM, ha aggiunto: “Dovremmo parlarne di più, lo dico rendendo omaggio a chi, accettando una sfida impossibile, ha salvato questo luogo. In un incontro internazionale posi il tema che per ebola avevamo fatto un grande lavoro come Italia grazie a una realtà come questa. Vedevo i miei interlocutori interessati a sapere di più: qui si è isolato, contemporaneamente a un’azienda americana, il virus e qui si è data una risposta di immediato ed efficace impatto. Perché l’Italia è anche questo”.
Renzi ha poi ricordato che nel 2009 “qualcuno voleva tracciare una croce su questa struttura. E qui partono i pazzi che decidono di investirci e da Pomezia fanno ripartire una storia che sembrava sparire, ripartendo da 22 persone. Da questo nucleo si arriva alle 250 persone di oggi, di cui una cinquantina assunte l’anno scorso col jobs act”.
Soddisfatto delle parole del Premier Pietro Di Lorenzo, presidente della IRBM. “Ho iniziato lavorando in banca e facendo il sindacalista della Cgil. Anni fa mi mandarono a spiegare l’art.18, quindi ora sono sopra le parti. Il Jobs act è stato non una manna dal cielo, di più, per un imprenditore ha fatto la differenza”.
Di Lorenzo ha quindi ringraziato il premier e il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. “Non è vero che le istituzioni sono matrigne, negli ultimi tempi c’è stato un grosso supporto del Ministero e della Regione: devo dire che anche in Europa stiamo recuperando l’orgoglio di essere italiani”, ha concluso.