È previsto per questa settimana un sit-in dei dipendenti di Acqua e Sapone, insieme alle sigle sindacali che li rappresentano, sotto la sede della Regione Lazio. I lavoratori, che si muoveranno dal Comune di Lanuvio verso la sede regionale nel cuore della Garbatella, chiederanno la cancellazione della chiusura del proprio store commerciale nel Comune dei Castelli Romani.
Sit-in contro la chiusura di Acqua e Sapone a Lanuvio
Quasi 100 dipendenti sono pronti a protestare sotto la Regione Lazio, chiedendo al presidente Francesco Rocca d’interessarsi alla questione che porterà il noto store per la vendita di prodotti per la cura personale a chiudere nel Comune di Lanuvio. Un problema che potrebbe inghiottire almeno un centinaio di famiglia, che vedrebbero mamme e papà senza più un lavoro da un giorno all’altro e soprattutto senza nessuna certezza per il futuro.
Le difficoltà dello store per la cura personale
L’ultimo è il caso di Lanuvio, che sulla carta mette in totale incertezza il futuro di 80 dipendenti. Gli stessi che, nella giornata di giovedì 20 luglio e sotto il sole cocente di Roma, si faranno trovare a via Oderico di Pordenone, ovvero sotto la sede della Regione Lazio su via Cristoforo Colombo. I lavoratori organizzeranno un sit-in nella mattinata, tra le 11 e l’ora di pranzo. Si tratta di lavoratori facenti capo alla HcLog (e non di Acqua & Sapone direttamente dunque), ovvero la piattaforma logistica che si occupa della gestione del magazzino di Lanuvio.
Attenzionare la Regione Lazio sul problema
Ad ogni modo, tornando all’iniziativa di protesta, si tratta del tentativo disperato per provare a salvare diversi posti di lavoro, in una realtà che soprattutto offriva occupazione non solo a tanti cittadini di Lanuvio, ma anche del tessuto sociale presente ai Castelli Romani. Motivo per cui, se chiusura sarà di Acqua e Sapone, per le persone del posto sarà un gravissimo danno sociale ed economico.