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Giovane turista sfregia il Colosseo, la guida: “I genitori della 17enne mi hanno detto ‘che male c’è’”

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Secondo caso in venti giorni di sfregio presso le mura dell'Anfiteatro Flavio. Questa volta nel mirino una turista svizzera.

È il secondo sfregio in pochissimo tempo. Dopo il caso del turista britannico che ha inciso sul Colosseo il nome della fidanzata (poi rintracciato in Bulgaria e denunciato), ecco quello di una ragazzina svizzera di 17 anni. L’adolescente è stata immortalata in un video da una guida turistica mentre era intenta nell’incidere su un muro dell’Anfiteatro Flavio l’iniziale del suo nome. Beccata in flagrante da un gruppo di turisti è partito un applauso di disapprovazione.

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La guida turistica: “Succede tantissime volte”

La ragazzina, appena ha capito di essere stata presa di mira, si gira, fa spallucce e sorride. Non capisce. E fra le tante cose che non capisce c’è il fatto che quel gesto le costerà una denuncia, una multa da 15mila euro e rischia anche il carcere. È stata la guida turistica David Battaglino ad immortalare la scena. L’addetto dell’agenzia City Walker ha riferito a Repubblica che: “È la prima volta che sono riuscito a filmare un atto vandalico al Colosseo. Ma in sei anni ne ho visti a decine, c’è anche chi stacca pezzi di muro. Una volta mi hanno anche sputato perché ho rimproverato un ragazzo“.

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I genitori della ragazza: “Non stava facendo nulla di male”

Battaglino racconta che, mentre stava facendo il tour con il suo gruppo, un ragazzo messicano gli ha indicato la diciassettenne. Senza dare nell’occhio ha continuato a dialogare con i turisti ma nel contempo ha preso a filmare la giovane svizzera. A quel punto è partito l’applauso di disapprovazione nei confronti della ragazza. Quindi, compreso di essere stata presa di mira, si è allontanata dirigendosi verso i genitori. Dice Battaglino: “Ho detto ai genitori che quel che aveva fatto la figlia era illegale e loro con un gesto di stizza mi hanno cacciato via“. Pare che la reazione della famiglia sia stata questa: “È solo una ragazzina, non stava facendo nulla di male“. Ma sono finiti tutti in caserma, per essere denunciati dai carabinieri di piazza Venezia.

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