In queste ore, nella zona dei Castelli Romani, è stata incastrata la banda che riciclava auto rubate e le metteva sul mercato nero laziale ed estero. La base dei malviventi, situata nel Comune di Marino, non aveva messo limiti all’azione criminale di questo gruppo, diventato col tempo un riferimento per chi rubava le auto, e i loro pezzi, in tutta Italia al fine di rivenderli attraverso ricettatori esperti.
Incastrata la banca che vendeva auto rubate
Nella mattinata del 12 luglio corrente, a Roma e nei comuni limitrofi di Marino, Albano Laziale e Lanuvio, la Polizia di Stato ha eseguito 8 custodie cautelari in carcere e una decina di perquisizioni domiciliari a carico di appartenenti a un gruppo criminale dedito allo smontaggio e riciclaggio di veicoli rubati.
Sgominata nella zona dei Castelli Romani
Le misure cautelari sono state emesse dal GIP del Tribunale di Velletri a seguito di un’articolata attività investigativa coordinata dalla Procura di Velletri. Tutto nasce lo scorso agosto, quando gli uomini della Sottosezione Polizia Stradale di Albano Laziale intervenivano in un’abitazione di Lanuvio, rinvenendo nel giardino 7 scocche di auto rubate e “cannibalizzate” nonché documentazione di altri veicoli sempre rubati.
Scoperto il modus operandi dei criminali
Il proseguo dell’attività investigativa consentiva di accertare l’organigramma completo del gruppo criminale, composto da una decina di uomini ognuno con un ruolo ben definito.
Il capo, dimorante a Marino, orchestrava le procedure per rifornirsi delle vetture, mantenendo i contatti con coloro che le rubavano in tutta Italia, gestiva le varie fasi di smontaggio dei veicoli rubati e organizzava la consegna dei pezzi al ricettatore che a sua volta li reimmetteva nel mercato dei ricambi.
Come lavoravano sulle auto e i pezzi rubati
La banda era veloce e ben organizzata, programmava le fasi dell’attività criminale con cadenza quotidiana, dal furto del veicolo alla consegna dei ricambi. In particolare la distribuzione dei ricambi avveniva presso un magazzino a Pomezia per la successiva vendita ai clienti.
L’attività svolta fino a ora ha permesso di rinvenire e recuperare 14 autoveicoli. Le 8 persone arrestate dalla Polizia Stradale sono state condotte presso la casa circondariale di Velletri.
Le perquisizioni che hanno fatto luce sui furti
Le perquisizioni domiciliari disposte dalla stessa Procura di Velletri hanno permesso di sequestrare numerose centraline per veicoli, un motore appartenente a un veicolo di cui era stato denunciato il furto e alcune dosi di stupefacente.