L’assegno unico per le famiglie, potrebbe essere bloccato per regioni diverse.
L’assegno unico, sussidio economico pensato per aiutare economicamente le famiglie italiane, potrebbe essere sospeso ad alcune famiglie. Il noto Assegno Unico Universale, per milioni di famiglie è stato davvero di grande aiuto. Tutte le famiglie italiane, che sono in condizioni di precarietà e difficoltà economica, aventi un determinato Isee, possono fare la domanda e beneficiare di tale sussidio. Tale preziosa agevolazione per le famiglie, potrebbe essere negata se non si rispettano precisi requisiti e scadenze.
Cos’è l’Assegno Unico
L’Assegno Unico, è stato introdotto con una legge del 2021, al fine di aiutare tutti i nuclei familiari con difficoltà economiche. Questa misura economica in favore delle famiglie con figli a carico, viene erogata dall’Inps dopo aver presentato la relativa domanda.
Si tratta di una quota mensile, che spetta alle famiglie di una determinata fascia economica, e vale dal settimo mese di gravidanza fino al compimento dei 21 anni d’età, per ogni figlio a carico della famiglia.
La domanda per ottenere l’Assegno Unico, va fatta tramite il Caf o patronato, se si posseggono i requisiti richiesti. Per calcolare l’Assegno Unico non occorre per forza presentare l’isee, ma in tali casi viene erogata la quota minima prevista dalla legge.
Tale misura per agevolare le famiglie in difficoltà, per tutti coloro che l’hanno ottenuto l’anno scorso non occorre un’istanza di rinnovo, ma solo presentare un Isee valido. Invece, per tutti coloro che hanno iniziato a prendere tale assegno dal 2023, oltre all’Isee è necessaria pure la domanda che andava trasmessa entro il 30 giugno scorso.
A chi è destinato l’Assegno Unico
I destinatari dell’Assegno Unico sono le famiglie italiane con figli a carico, che sono in difficoltà finanziaria. Non serve fare domanda per tale assegno ogni anno, tranne che vi sono modifiche dell’Isee oppure se i figli superano i 21 anni d’età o se si hanno altri figli.
Nello specifico, i destinatari di tale importante agevolazione economica, devono avere precisi requisiti di legge. Per avere il sussidio, occorre avere un figlio minorenne a carico, oppure un figlio disabile, un figlio di 21 anni che svolga un tirocinio, servizio civile, un lavoro a basso reddito o che frequenti un corso di laurea.
Tutte le famiglie italiane che hanno i requisiti di legge, devono presentare la domanda per ottenere l’Assegno Unico Universale per i figli a carico. Chiaramente rientrano in tale sussidio le famiglie residenti in Italia, o con la cittadinanza italiana, con figli a carico fino a ventuno anni di età e con un Isee valido.
Va precisato, che i vari importi dell’Assegno Unico, variano in base all’Isee della famiglia richiedente. Le famiglie con un reddito più basso ovviamente avranno un assegno più alto di quelle con Isee più alto. Va detto che la legge di Bilancio del 2023, ha previsti degli aumenti negli assegni per le famiglie.
Chi rischia di perdere l’Assegno Unico
Secondo recenti notizie, alcune famiglie rischiano di non ricevere più i soldi derivanti dall’Assegno Unico. Le ragioni di tale cambiamento, sono legate a precise ragioni. A partire da luglio, sono state introdotte delle novità in merito all’Assegno Unico per le famiglie.
In base a quanto reso noto, gli assegni non saranno più erogati a chi non ha fatto regolare domanda entro lo scorso giugno. I soldi persi, in media circa 115 euro mensili per figlio, non potranno essere più recuperati. Lo stop di tutti gli arretrati dell’Assegno Unico, riguarda le famiglie che non hanno inoltrato l’istanza o chi non ha presentato l’Isee.
Il mese scorso si è verificato un conguaglio di tale assegno, con operazioni di ricalcolo che ha toccato molte famiglie. Tra le novità rilevanti, vi sono la maggiorazione dell’assegno per chi ha un figlio orfano. Inoltre, tutte le famiglie con più di 4 figli potranno ottenere una maggiorazione forfettaria, come pure i nuclei familiari con un figlio a carico avente un’età compresa tra uno e tre anni.