Ostia. La stagione balneare è cominciata ma mancano all’appello i bagnini e nei tratti di spiaggia libera nuotare può diventare pericoloso. Più in generale, preoccupa il numero delle persone decedute lungo il litorale laziale. Sei le vittime, coloro che hanno perso la vita in poco più di una settimana. In ordine di tempo, l’ultimo episodio risale allo scorso 9 luglio, quando a Torvajanica un 47enne è morto nella speranza di salvare i due figli trascinati a largo dalla corrente.
Ostia, si cercano 20 bagnini per le spiagge libere: servono subito, stagione a rischio sicurezza
La pericolosa assenza dei bagnini sulle spiagge di Ostia
Tornando invece nel X Municipio, una tragedia sfiorata quella che si è verificata ieri ad Ostia, nelle vicinanze del lungomare Duca degli Abbruzzi. Qui, un ragazzo di 16 anni ha rischiato di annegare mentre stava facendo il bagno. Prezioso l’intervento di un bagnante che ha scongiurato conseguenze ben più serie. Sul quel tratto di spiaggia, infatti, non ci sono bagnini e il servizio di salvataggio è dunque assente, con tutte le conseguenze che comporta. Annoso e delicato il problema della carenza di bagnini che, con l’arrivo della stagione estiva si ripresenta a più riprese, più forte che mai.
Le proteste
I maggiori e più sentiti problemi che affliggono la cittadinanza lidense e i suoi cittadini, sono la già citata assenza di bagnanti ma anche il degrado in cui versano diversi tratti dell’arenile. Problematiche tra loro legate e rispetto alle quali le persone non sono rimaste indifferenti. Solo pochi giorni fa, infatti, è scattato un vero e proprio blitz nella notte, volto a far sentire il proprio dissenso. Nella fattispecie, lo scorso 6 luglio, ignoti hanno chiuso con del nastro uno degli accessi alle spiagge libere del lungomare. Ma non solo. Insieme al nastro di colore rosso e bianco, simile a quello in dotazione alle forze dell’ordine e utilizzato ad esempio per delimitare le aree sottoposte a sequestro, è apparso anche un eloquente cartello: “Attenzione, pericolo. Spiaggia chiusa per mancanza di servizi e controllo a mare”.
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