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Galoppo, Erik Fumi ha vinto la corsa della sua rinascita

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Era una domenica, il 10 Luglio 2011 quando, a causa di una caduta in corsa, la vita del fantino Erik Fumi cambiava per sempre ma, ciononostante, la tenacia e la forza di volontà, non hanno smarrito la luce nell’anima dell’oggi talentuoso cavaliere nelle discipline equestri riservate ai diversamente abili.

Il racconto social di Erik Fumi 

«E si, compio 12anni fra poche ore: alle 23.30 del 10 luglio 2011, una domenica apparentemente serena e tranquilla, all’ultima corsa della serata si è trasformata in grande incubo.

Da quel momento ho iniziato la mia seconda vita., non peggiore, non migliore, solo molto diversa.

Ci sono sempre i cavalli con me.

Anzi, giocando con le parole, quel giorno sono diventato un diversamente abile (fantino o cavaliere come mi volete chiamare).

La metto sul ridere, almeno ci provo, ma è un riso molto amaro.

Se mi fosse data o chiesto la possibilità di scegliere il mio destino certo non avrei selezionato l’opzione di questa vita difficile.

Ci sono tante altre vite che all’apparenza appaiono più interessanti e tranquille;  così è andata.

Non potrò e non potranno cambiarmi vita,posso andare solo avanti e cercare di essere felice sempre.

È difficile dimenticare questo giorno: ero troppo piccolo, 22anni.

È difficile accettare un Grave incidente, forse anche stupido che cambia radicalmente la vita.

Anche se oggi sono passati 12anni non riesco a dimenticare questo giorno.

Esattamente 10 anni sono rientrato all’ippodromo “Caprilli”,a cavallo, grazie a Kohl (per la prima volta dopo l’incidente).

Grazie a quel giorno, e ai quei ultimi 300 metri che mi mancavano per concludere la corsa, ho potuto dire di avercela fatta,contro il destino che mi ha voluto punire duramente.

Finalmente ho potuto dire di avercela fatta».

Erik, un campione di vita

L’ex fantino, oggi cavaliere disabile in molte discipline equestri sotto l’egida della F.I.S.E. (Federazione Italiana Sport Equestri), è un esempio di amore puro per la vita e per i cavalli

In sella per la libertà.

 

 

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