Un detenuto problematico nelle carceri italiani, che nel giro di un mese ha prima ucciso il compagno di cella e poi successivamente ha appiccato il fuoco all’interno della camera dov’era bloccato in isolamento. Una protesta, secondo i primi riscontri, dovuta al cambio di carcere, cui l’assassino è stato costretto dopo l’uccisione dell’uomo con cui stava dividendo la propria cella.
Il problematico detenuto che uccise un compagno a Velletri
Un detenuto problematico F.B., cui i referti clinici hanno dimostrato come soffrisse di forti problemi psichici. Una situazione mentale che lo ha portato prima a uccidere un compagno di cella, all’interno del carcere di Velletri, e successivamente nel creare disordini all’interno della casa circondariale delle Vallette di Torino, dov’era stato trasferito dopo l’omicidio.
I disordini nel carcere di Torino
Qui l’uomo, nella giornata di sabato sera, ha creato disordini all’interno della propria cella a Torino. All’interno degli spazi del bagno, il detenuto avrebbe dato alle fiamme un materasso. La guardia giudiziaria che è intervenuta per spegnere il rogo nella cella del ragazzo, un detenuto di 26 anni, è stata aggredita nel momento in cui stava per entrare nello spazio in fiamme: il detenuto, infatti, avrebbe sottratto le chiavi del chiavistello, probabilmente con l’intenzione di mettere in piedi un’evasione anche se poco riflettuta.
L’aggressione agli agenti penitenziari
Come in altri casi legati alla condizione delle carceri, le guardie carcerarie sono state nuovamente vittime della violenza dei detenuti. In questo caso, nel tentativo di bloccare F.B. li avrebbe strattonati, procurando a due agenti penitenziari la slogatura dei polsi. Seppur doloranti, con grande fatica i due agenti sono riusciti a riportare nella cella il problematico detenuto. Il 26enne, infatti, ha dormito nella sua cella la notte del 9 luglio, non recando più pericoli o disagi per gli altri compagni nella casa circondariale. Gli agenti, invece, sono stati refertati in ospedale per distorsione al polso e intossicazione da fumo.