Caldo record, temperature altissime, afa alle stelle e notti tropicali. L’anticiclone africano Cerbero è arrivato in Italia: prepariamoci, perché questa settimana sarà veramente infuocata. Il disagio si farà sentire soprattutto nelle ore centrali della giornata, ma occhio, perché le cose non andranno meglio durante le ore notturne. E il Lazio è una delle regioni più colpite d’Italia.
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Roma e Rieti da bollino rosso, ma non va meglio a Frosinone, Latina e Viterbo
Nell’ultimo bollettino sulle ondate di calore diramato dal Ministero della Salute, le due città che oggi, lunedì 10 luglio 2023, sono già da bollino rosso, sono entrambe nel Lazio: si tratta di Rieti e Roma. Bollino arancione, invece, per Frosinone, Latina e Viterbo. Domani, invece, sarà ancora peggio: oltre a Rieti e Roma, che restano in allerta massima, si aggiungono anche Frosinone e Latina. Si ‘salva’ Viterbo, cui è stato assegnato ‘solo’ il bollino arancione. Per quanto riguarda le temperature, per domani sono previsti picchi di 38 gradi a Frosinone, Latina e Roma, 36 a Viterbo. Spostandoci poi a mercoledì 12, le condizioni sono pressoché le stesse rispetto a martedì, con la sola eccezione di Viterbo, che da bollino arancione passa a giallo.
Bollino rosso, arancione e giallo: come dobbiamo comportarci
L’allerta rossa, quella di livello 3 – spiega il Ministero – indica “condizioni di emergenza con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive e non solo sui sottogruppi a rischio come gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone affette da malattie croniche”. E “tanto più prolungata è l’ondata di calore, tanto maggiori sono gli effetti negativi attesi sulla salute”. L’allerta arancione, quella di livello 2, indica “condizioni meteo che possono rappresentare un rischio per la salute, in particolare nei sottogruppi di popolazione più suscettibili”. L’allerta gialla infine, quella di livello 1, indica ” condizioni meteorologiche che possono precedere il verificarsi di un’ondata di calore. Questo livello non richiede azioni immediate, ma indica che nei giorni successivi è probabile che possano verificarsi condizioni a rischio per la salute”.
Ma perché fa così caldo? La colpa è di ‘Cerbero’
Le cause di questa intensissima ondata di calore vanno ricercate nella poderosa risalita di un vasto campo di alta pressione, di matrice sub-sahariana, ribattezzato Cerbero, che dal cuore del deserto si sta spingendo fin verso l’Europa, inglobando anche l’Italia. L’aria bollente, già di per sé fastidiosa, durante il suo tragitto nel Mar Mediterraneo si carica di umidità, rendendo ancor più insopportabile e afoso il caldo.