La città di Roma intitolerà una piazza a Franco Califano. Nella zona di Casale Nei, a Porta di Roma, a nord della Capitale. La decisione arriva dalla giunta capitolina che ha approvato una deliberazione su alcuni importanti cambiamenti nella toponomastica cittadina. Inoltre, la nuova denominazione di aree verdi e strade è il frutto del lavoro della commissione Consultiva di Toponomastica di Roma Capitale.
Ardea, intitolata una piazza a Franco Califano a 10 anni dalla sua morte
La piazza in ricordo di Franco Califano a Roma
Anche Roma avrà una piazza in ricordo di Franco Califano, cantautore, produttore, discografico e attore italiano. Il riconoscimento che lega la città all’artista, farà capolino in un’area metropolitana già caratterizzata da diversi toponimi dedicati ad attori, registi, scenografi, sceneggiatori, cantanti, cantautori ed artisti lirici. Piazza Franco Califano sorgerà accanto a largo Luchino Visconti e viale Carmelo Bene. Come anticipato, la sollecitazione è arrivata dall’assemblea capitolina con una mozione. Il riconoscimento avviene a dieci anni esatti dalla morte del “Califfo”, avvenuta nel 2013.
Il commento dell’assessore Gotor
“La memoria e la storia di una città rivivono anche grazie ai nomi ai quali si sceglie di dedicare strade, piazze, giardini. È sempre emozionante arricchire questo bagaglio di memoria con nuovi nomi dedicati a personaggi che sono stati importanti, significativi o molto amati dai cittadini, o a Paesi con cui sono forti i legami culturali e che rispecchiano la nostra anima internazionale”, queste le parole dell’assessore alla cultura di Roma Capitale Miguel Gotor.
La carriera e la romanità
Una carriera sfavillante, poliedrica e ricca di successi quella di Califano che pubblicò trentadue album e scrisse – complessivamente, tra poesie e canzoni, oltre mille opere, molte delle quali diventate delle vere e proprie hit. Califano ha inoltre lasciato in eredità alcuni dei testi musicali poi cristallizzati nella memoria collettiva, quali ad esempio: “Minuetto”, “Tutto il resto è noia”, “Un’estate fa”, solo per citarne alcuni. Senza considerare poi il fatto che Califano è stato al tempo stesso voce e interprete della “romanità”, incarnandola appieno.