Secondo i dati oggi a Roma servirebbero circa mille taxi in più. Sono 7.600 le vetture in servizio in città, ma ne servirebbero circa 9.000, anche secondo uno studio che sta producendo il Campidoglio. E che ha già preso contatti con l’Art (Autorità Nazionale di Regolamentazione dei Trasporti) per avviare un percorso concertato che porti alla pubblicazione di un bando apposito. Ciò con l’obiettivo di rilasciare un migliaio di licenze in più nella Capitale. Per farsi un’idea basti pensare che ad oggi i taxi sono quasi introvabili, insufficienti per il servizio richiesto a Roma. Cosa succederà con i 32 milioni di pellegrini in arrivo per il Giubileo?
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Verrà parzialmente scontentata la categoria
Quella dei tassisti è una vera e propria corporazione. In più occasioni, peraltro, ha dimostrato meglio altre di saper difendere i propri interessi. Ma vanno aumentate le licenze, questa è la linea di Gualtieri. Al momento però si sta solo elaborando un progetto che preveda il sistema delle doppie guide. Dall’autunno prossimo la stessa licenza potrebbe essere utilizzata da più soggetti, in due turni di lavoro. La maggioranza capitolina è assai sotto pressione per il tema dell’emergenza rifiuti e per le modifiche al bilancio da realizzare. Nonostante ciò lunedì, in un vertice su queste criticità, potrebbe essere toccato anche l’argomento taxi. Così il Presidente della Commissione Trasporti, Giovanni Zannola, a Il Messaggero: “In primo luogo dobbiamo valutare l’adesione dei tassisti al sistema delle doppie guide. Poi vanno concesse le licenze congelate da anni, favorendo soprattutto le auto che garantiscono l’accesso ai disabili, e migliorate le turnazioni. Ma subito dopo, e velocemente, dobbiamo porre la questione dell’aumento delle licenze, come chiesto da più pezzi della città“.
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Comune e tassisti. Tra desiderata e criticità
In via formale Comune e tassisti lavorano di concerto per una maggiore adesione di quest’ultimi alla soluzione delle doppie guide. Ma secondo le stime solo il 13 percento degli autisti si attiverà per il servizio. Le vere intenzioni del Comune non sono del tutto chiare alla categoria, e si pensa ciò sia strategico, al fine di non farli porre in agitazione. Già, perché da tempo stanno attendendo la reintroduzione della tariffa minima per evitare corse brevi e poco redditizie. Come quelle prese a Termini, per capirci, per questo non amano lavorare in zona. È vero che il Campidoglio ha avviato la procedura, ma i tempi saranno biblici. Staremo a vedere se sarà matrimonio o querelle ad oltranza.