Nonostante la riapertura di un’ala del Parco di Centocelle, alcuni residenti ancora temono fattori inquinanti all’interno dell’immenso spazio verde. A porre dei forti interrogativi nei cittadini locali, quell’incendio che un anno fa rase al suolo l’intera area. Secondo le persone che vivono la zona, ben sapendo come in quei terreni fossero presenti discariche abusive, è plausibile come polveri sottili e metalli pesanti siano ancora presenti in questa zona, in presenze molto dannose per la salute umana.
A un anno dall’incendio al Parco di Centocelle
Le bonifiche non sono mai avvenute in maniera risolutiva, tanto da accendere focose proteste nel quartiere. Tra queste, quella di “Torre Spaccata non dimentica”, con i residenti che chiedono delucidazioni sui lavori effettuati su quei siti andati in fiamme. Non solo un problema sulla condizione dell’aria pulita, ma anche sulla condizione di prevenire nuovi disastri ambientali nella zona in futuro. Perchè, almeno su questo aspetto, gli Enti competenti non hanno fatto passi avanti in tema di sicurezza.
La protesta dei residenti di Torre Spaccata
I residenti di Torre Spaccata, per chiedere la bonifica della zona e l’implementazione della sicurezza sul rischio incendi, si troveranno in strada nella giornata di domenica 9 luglio, alle ore 18.30 su viale Palmiro Togliatti. I cittadini, per l’occasione, si faranno trovare in piazza proprio a pochi metri da dove avvenne il disastroso incendio nella zona orientale della Capitale d’Italia.
La mostruosità del rogo alla Palmiro Togliatti
Chi vide l’incendio, oltre a respirare fumo, si trovò davanti agli occhi scene terrificanti. Nel senso che il rogo, partito dalla zona di Centocelle, diede vita a un muro di fumo nero che gradualmente coprì anche il Centro Storico di Roma. Tra le zone che videro la nube tossica, si ricorda addirittura la zona del Circo Massimo, con tanti residenti che si spaventarono a vedere quella coltre nel cielo romano.
Foto: @Andrea Billau