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Testamento Berlusconi, cosa ha lasciato alla sua ultima compagna Marta Fascina

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Marta Fascina

Sono state rese note le ultime volontà di Silvio Berlusconi. Tanta la curiosità in merito all’eredità del cavaliere, contesa tra 5 figli e la fidanzata, Marta Fascina. Quest’ultima è sotto tutti i riflettori da settimane, forse anche prima, avendo seguito il suo compagno nel lungo periodo di malattia. In tanti si chiedono quale possa essere la somma e i beni che il  fondatore di Forza Italia, venuto a mancare il 12 giugno 2023, le avrebbe lasciato.

Stando all’esclusiva Ansa, che ha potuto visionare per intero il testamento dell’ex Senatore, Berlusconi ha lasciato alla donna un legato di 100 milioni di euro, per sugellare il rapporto che i due intrattenevano ufficialmente dal 2020. Nel testamento, inoltre, Berlusconi ha ripartito equamente le quote Fininvest tra i due figli, Marina e Pier Silvio, per scongiurare un controllo solidario indiretto sull’azienda, e la restante eredità ai 5 figli Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi, dedicando loro un “Grazie, tanto amore a tutti voi, il vostro papà”.

La dedica a Marta Fascina e all’amico Dell’Utri

Nelle disposizioni testamentarie non sfugge però il pensiero di affetto che Berlusconi ha riservato a due persone in particolare, che hanno significato molto in ambito personale e professionale. Una appunto è Marta Fascina, particolarmente commossa durante le esequie di Berlusconi, l’altro invece Marcello Dell’Utri, ex senatore del PdL e prima ancora militante in FI, legato a Silvio da una lunga amicizia. Proprio a Dell’Utri Silvio Berlusconi si rivolge tramite un block-notes giallo, con l’intestazione Villa San Martino, su cui in undici righe su un foglio e dieci su un altro trascrive le sue ultime volontà. Tra queste, devolvere 30 milioni di lascito all’ex parlamentare, con ragioni ben precise per i due affetti: “Per il bene che gli ho voluto e che loro hanno voluto a me”.

Chi è Marta Fascina e cosa significava per Berlusconi

Marta Fascina, classe 1990, è stata l’ultima compagna di Silvio Berlusconi, a cui l’uomo è legato ufficialmente dal 2020, relazione sancita pubblicamente però il 19 marzo 2022, con un matrimonio privo di valore legale celebrato a Villa Gernetto a Lesmo. Cinquantadue anni di differenza tra i due, Marta Fascina è originaria di Melito di Porto Salvo, in provincia di Reggio Calabria, ma la sua vita si è svolta principalmente a Portici, in provincia di Napoli, ma è da Roma che comincia la sua ascesa sociale.

È nella Capitale infatti che si laureerà, nello specifico alla Facoltà di Lette e Filosofia dell’Università La Sapienza di Roma. Fascina inizia così a frequentare il mondo dell’informazione e della comunicazione liberale, collaborando inizialmente con Il Giornale, di cui fu editore lo stesso Berlusconi, per poi dedicarsi alla carriera sportiva come addetta stampa e specialista nelle relazioni pubbliche per il Milan, di cui è appassionata. In tale occasione conosce Adriano Galliano, ex ad del Milan. Un personaggio di spicco, che le permette di entrare nel “cerchio magico berlusconiano” e considerare la carriera politica.

Dalla comunicazione pubblica a quella politica: la discesa di Marta Fascina

Non si può dire che non ci fossero interessi in comune tra Fascina e Berlusconi. Oltre al Milan, anche la carriera politica, che la donna (di due anni più piccola del figlio minore di Berlusconi, Luigi) ha abbracciato nel 2013, quando aderì al Popolo delle Libertà. La sua discesa in campo avvenne per la prima volta proprio a Portici nel 2013, senza riscuotere successo ed essere eletta. A novembre dello stesso anno, con la disgregazione del partito, passò a Forza Italia. Fascina si è candidata poi alla Camera alle elezioni politiche del 2018, grazie a Berlusconi, per essere eletta nel collegio plurinominale Campania 1-01, prendendo il posto che sarebbe dovuto toccare a Nunzia De Girolamo. La sua carriera non ha brillato certo per devozione al Paese, dal momento il mandato cha visto un tasso di assenza del 74% e l’avanzamento di solo due proposte di legge come prima firmataria. Una condotta che però ha convinto l’elettorato in Sicilia, Lombardia e Campania, dove è stata rieletta alle elezioni politiche del 2022, assumendo poi l’incarico di segretaria della quarta Commissione Difesa che aveva già ricoperto nella precedente legislatura.

 

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