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Testamento Berlusconi, a Marina e Pier Silvio il controllo della Fininvest

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Marina Berlusconi, Silvio Berlusconi e Pier Silvio Berlusconi

Come annunciato in anteprima già da qualche settimana, la gran parte del testamento di Berlusconi è stato lasciato – come logico – ai propri figli. In particolare, leggendo le volontà scritte dell’ex Premier italiano, gran parte del patrimonio è rimasto nelle mani dei suoi figli più grandi: Marina e Pier Silvio, nati dal matrimonio con Carla Dall’Oglio. Per loro, dopo la morte dell’amato padre, è arrivata in eredità il pieno controllo di Fininvest.

Il testamento di Berlusconi premia Marina e Pier Silvio

Fininvest rimane nelle mani della famiglia del compianto leader di Forza Italia, con le quote di maggioranza che passano nelle mani dei figli Marina e Pier Silvio. La decisione di questa scelta, dettata più dal mantenimento dell’impero industriale berlusconiano, ha portato una profonda riflessione nel politico di Centrodestra a pochi giorni dalla sua dipartita. Infatti, “ha riflettuto su come non volesse nessuno dei suoi figli al comando, in solitaria, della propria eredità imprenditoriale”. 

Ecco allora che figli come Paolo, che magari non hanno ottenuto quote di rilevanza nell’impero imprenditoriale berlusconiano, hanno visto riempito il gap della propria quota ereditaria con una destinazione di ben 200 milioni di euro. Soldi che sicuramente il ragazzo saprà reinvestire sul piano imprenditoriale, come il suo papà.

La spartizione di Fininvest

Nelle dinamiche della Fininvest, come precedentemente detto, i Berlusconi rimangono al comando con le quote di maggioranza. A loro, infatti, spetta per eredità il 53% delle quote dell’azienda familiare. All’interno di questo lascito, Marina e Pier Silvio riceveranno quote a livello paritario. 

Sul caso di Fininvest, tale eredità è stato un cruccio degli ultimi 17 anni di Silvio Berlusconi. In tal senso, sull’impero imprenditoriale costruito ha dovuto cambiare il proprio testamento per ben tre volte: una prima bozza scritta nel 2006, un secondo aggiornamento nel 2020 (come si aggravò lo stato di salute) e poi una revisione avvenuta lo scorso anno (2022).

Marta Fascina custode delle memorie di Silvio Berlusconi

Non solo l’ultima compagna di Silvio Berlusconi, di donna che l’ha accompagnato nell’ultimo viaggio della vita, colei che ha ereditato la villa di Arcore e 100 milioni di euro. Moglie simbolica dell’ex Premier, nella morte del leader di Forza Italia è stata una figura centrale insieme ai figli del Cavaliere. In tal senso, Marta Fascina si è dimostrata la custode delle memorie del grande imprenditore italiano.

Ha tenuto il massimo riserbo su quel testamento, almeno fino a oggi. Per la stampa, infatti, arrivavano notizie solo di rumors, di voci vicine al compianto Premier o teorizzando la spartizione dell’eredità del mattatore della politica italiana per vent’anni. Una pressione immensa, considerato come la stessa donna risultava ereditiera di una parte di quel patrimonio costruito nel tempo dall’ex numero uno di Forza Italia. Eppure, prima di oggi non è arrivato spiffero su quel documento. S’intuiva qualcosa, ma solo dalle mosse editoriali di Mediaset o facendo riferimento alle ultime uscite pubbliche del politico. 

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