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Scheletro umano trovato a Roma, la Procura: “Nessun elemento per collegare resti ad Andreea Rabciuc”

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“Non vi sono elementi allo stato attuale per attribuire i resti umani rinvenuti a Roma alla 28enne Andreea Marcela Rabciuc“. Con queste parole la Procura della Repubblica di Ancona si esprime in merito al ritrovamento a Casal Bertone, avvenuto nei giorni scorsi, di uno scheletro appartenente ad una persona di sesso femminile. Che però, stando a quanto si apprende, potrebbe non essere la ragazza scomparsa nel marzo del 2022. “Sul caso sono in corso gli accertamenti da parte delle forze di Polizia“, conclude il Procuratore Monica Garuli. 

Il ritrovamento nel parco

La scoperta delle ossa risale a cinque giorni fa quando nell’area verde di via Ettore Fieramosca, a Casal Bertone, nel IV Municipio, in corrispondenza del civico 114, nel corso di alcuni lavori di manutenzione, un escavatore ha tirato fuori dal terreno uno scheletro umano con una catenina ancora al collo. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia Roma Piazza Dante e successivamente il medico legale che, a seguito di sopralluogo, ha riferito che i resti umani potevano essere riconducibili ad una donna di circa 30 anni e che presumibilmente i resti erano in quel luogo da circa un anno. Da qui il collegamento con il caso di Andreea Rabciuc, la 27enne di origine rumena della quale non si hanno notizie dal 12 marzo del 2022, quando, al termine di una festa in una roulotte con altri cinque amici e il suo fidanzato, svanì letteralmente nel nulla. 

Le segnalazioni di Andreea Rabciuc a Roma

Del resto la ragazza sarebbe stata vista nella Capitale tanto che la sua presenza era stata segnalata alla trasmissione Chi l’ha visto? (che ieri è tornata ad occuparsi del caso, clicca qui per vedere il servizio dedicato ad Andreea Rabciuc). La mamma della giovane però intanto è sicura che quei resti non appartengano a sua figlia: ma di chi sono allora? E’ questa la domanda a cui gli investigatori cercano di trovare una risposta anche analizzando gli elementi rinvenuti accanto allo scheletro, a partire dalla collanina color argento con un crocifisso, fino ad arrivare all’accendino con l’immagine di Che Guevara e a tutti gli altri oggetti rimasti per mesi nel terreno, tra cui gli elastici per capelli, due bracciali e uno zaino Love Denny Rose.

Andreea Rebciuc

 

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