Stava svolgendo lavori nel suo podere quando si è ferito gravemente a un braccio con un decespugliatore. È successo nelle prime ore di oggi, mercoledì 5 luglio, in località Vignepane ad Arpino, in provincia di Frosinone. Immediatamente è scattato l’allarme e sul posto sono accorsi i sanitari del 118. Questi ultimi hanno fatto tutto quanto è stato nelle loro possibilità, ma di fronte a una ferita estremamente seria al braccio sinistro, hanno ritenuto opportuno attivare l’eliambulanza. L’elisoccorso è atterrato nel giro di pochissimo e l’uomo è stato trasportato in un ospedale di Roma, l’Umberto I.
L’intervento dei Carabinieri per ricostruire la dinamica dell’incidente
Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri della locale stazione che hanno acquisito le dichiarazioni dei presenti e avviato le indagini utili a stabilire quale sia stata l’esatta dinamica dell’incidente. Intanto, il 67enne ricoverato nel nosocomio capitolino è stato subito sottoposto a intervento chirurgico.
Ore di apprensione nel piccolo centro
Nel piccolo centro, dove il ferito è molto conosciuto, si sono vissuti momenti di grande apprensione per le sue sorti. Per un ‘infinito’ lasso temporale non è stato chiaro quali fossero le reali condizioni dell’uomo. Solo dopo qualche ora dell’incidente è stato reso noto che, nonostante la gravità della ferita che sembra abbia interessato il braccio sinistro all’altezza del polso e la necessità di un’operazione chirurgica, il 67enne non versa in pericolo di vita.
Solo qualche giorno fa un altro uomo si era ferito a un braccio e non ce l’ha fatta
L’episodio si è verificato a pochi giorni da un altro incidente simile, nel quale Roberto Colasanti, un 59enne di Isola del Liri, si è ferito con un frullino. Anche in quell’occasione, il 24 giugno scorso, i soccorritori sono accorsi tempestivamente e si sono attivati con ogni mezzo, prima stabilizzando il ferito poi procedendo al trasporto immediato del 59enne in ospedale a Sora. Purtroppo, però, nonostante la corsa contro il tempo da parte del personale sanitario, per l’uomo non c’è stato nulla da fare: è morto per dissanguamento.