È allarme a Roma per il sovraffollamento dei canili. Sono le associazioni impegnate nel settore a segnalare la situazione di emergenza nella quale vivono le strutture che ospitano i trovatelli e, in particolare, quella della Muratella. “Canili al collasso, a fronte di insufficienti adozioni di animali e scarsità dei controlli che andrebbero effettuati sui microchip applicati agli animali, con Vigili urbani privi di dotazioni di strumenti adeguati a questo genere di attività”.
La campagna contro l’abbandono e quella per l’adozione dei trovatelli
Si tratta di una realtà che segue il recente lancio della campagna di sensibilizzazione da parte di Roma Capitale sulla cura degli animali domestici, resa nota mediante l’efficace slogan «L’abbandono è come uccidono i vigliacchi», un’attività che dovrebbe preludere un’altra specifica campagna, sempre voluta dalla Giunta capitolina, tesa a favorire l’adozione dei cani che si trovano nei canili, che tuttavia avrà luogo in un contesto di evidente degrado.
Il grido d’allarme delle associazioni
Al riguardo, infatti, la denuncia che perviene dall’universo associazionistico di settore è oltremodo chiara: «I canili della città sono al collasso – dichiara Valentina Coppola, presidente di EARTH -, moltissimi sono i cuccioli al canile sanitario la Muratella e tante cessioni di proprietà». Viene sottolineata la necessità una seria programmazione di interventi mirati, come per altro chiede anche AMANT ODV, che rivolgendosi all’Amministrazione comunale indica in un piano che preveda controlli e multe per chi non ha il microchip, un passo verso una concreta politica di contrasto al randagismo. «Un’attività che dovrebbe venire espletata di concerto con le Asl – proseguono da AMANT ODV -, con sterilizzazioni di animali presenti in zone degradate come campi rom e stabili occupati», poiché «le spese di una scorretta gestione del randagismo le stanno pagando gli animali in termini di sofferenza e i cittadini in termini economici».
Per i portavoce della scuola di etologia comparata uomo-animale SECUA, «al momento, chi acquista o adotta un cane può non avere idea di come educarlo, ma poi si ritrova con animali ingestibili e decide di cederli al canile, mentre un patentino per chiunque voglia prendere con sé un cane, così come avviene in altri paesi europei, aiuterebbe a evitare il rinchiudere di molti animali nei canili».
Earth suggerisce di frenare le cucciolate incontrollate
«È in ogni caso necessario porre un freno alle cucciolate incontrollate dei privati – conclude Valentina Coppola di EARTH -, la sterilizzazione obbligatoria per i proprietari di più cani di sesso opposto e il pagamento di una tassa per chi commercializza. Proprio su questi ultimi, i cosiddetti “scucciolatori”, l’associazione EARTH pone l’attenzione, dato che si tratta di persone che traggono profitto dai cani senza essere in possesso di alcuna conoscenza specifica su di loro e, spesso, senza neppure alcun rispetto per i propri animali».