Sapevi che la pensione Inps puoi perderla definitivamente se rientri in alcuni casi specifici? Sono quattro i casi in cui puoi perdere la pensione, scopriamo quali sono!
La pensione di invalidità è un trattamento assistenziale che l’INPS eroga per 13 mensilità agli aventi diritto. I requisiti per riceverla devono essere sempre presenti, altrimenti la pensione viene tolta. Ecco quattro casi in cui puoi perdere la pensione di invalidità!
Che cos’è la pensione di invalidità
La pensione di invalidità consiste in un assegno che l’Inps eroga quando riconosce nel soggetto gravi problemi di salute e impossibilità a lavorare. Questa prestazione economica spetta in particolare ai mutilati e invalidi civili totali e parziali maggiorenni, ai civili affetti da cecità totale, ai sordomuti con 18 anni di età.
Una volta raggiunta l’età per la pensione di vecchiaia, il trattamento viene trasformato in assegno sociale sostitutivo. Per avere riconosciuta l’invalidità civile bisogna inoltrare la domanda all’INPS solo per via telematica, allegando i documenti sanitari.
A compilare ed inviare il certificato medico deve essere il medico certificatore e deve farlo su un apposito modulo messo a disposizione dall’INPS.
Successivamente c’è la convocazione per la visita medico-legale. Non è detto però che ottenuta la pensione di invalidità venga erogata per sempre, perché basta un solo requisito mancante per perderla definitivamente. Scopriamo quali sono i quattro casi in cui potresti perdere questa pensione.
I quattro casi in la pensione di invalidità si perde
Come già detto, per avere diritto alla pensione di invalidità bisogna essere in possesso di determinati requisiti. Nel caso questi requisiti vengono a mancare, si può perdere la pensione. I requisiti che possono venire meno riguardano sia quelli economici che quelli fisici. Vediamo nel dettaglio quali sono i casi in cui si rischia di perdere questa pensione:
Quando vengono a mancare certi requisiti fisici
E’ sufficiente l’assenza di determinati requisiti fisici per perdere la pensione di invalidità. Dai controlli periodici fissati dall’INPS è possibile verificare se il soggetto ha ancora i requisiti fisici per mantenere la pensione.
Nel caso dalla visita dovesse risultare che la percentuale è inferiore alla soglia minima prevista per aver diritto al trattamento, che corrisponde al 74%, la pensione di invalidità viene tolta.
Quando si svolge un’attività lavorativa
Si perde la pensione di invalidità quando si svolge un’attività lavorativa che supera o 5.015, 14 euro all’anno. Se si supera questa soglia, il soggetto che lavora non ha diritto a questo trattamento di assistenza che va invece assegnato a chi guadagna massimo fino a quel limite.
Mancata presentazione alla visita medica di revisione
Il diritto alla pensione di invalidità si può perdere completamente se non ci si presenta alla visita medica di revisione. In cosa consiste? Si tratta di una visita che serve a verificare la sussistenza dei requisiti che ha determinato l’erogazione della pensione di invalidità.
Alla mancata presentazione alla visita l’INPS risponde con la sospensione dell’assegno e per ripristinarlo è necessario fornire entro 90 giorni una giustificazione valida.
Nel caso non si provvede a presentare la giustificazione, o magari non viene considerata soddisfacente, l’assegno può essere revocato. Se invece viene accettata la giustificazione l’Inps provvederà a fissare un nuovo appuntamento.
Assenza dei requisiti economici
Se vengono a mancare i requisiti economici necessari per avere diritto alla pensione di invalidità questa viene tolta. I limiti di reddito consentiti per mantenere variano a seconda della percentuale di invalidità assegnata al soggetto.
Se l’invalido ha percentuale compresa tra 74% e 99% il reddito non deve essere superiore a 5391,88 euro all’anno, se l’invalido ha una percentuale del 100% il reddito non deve superare i 17920 euro all’anno.
Nel calcolo del reddito non concorrono le pensioni di guerra, i redditi da casa di abitazione, l’indennità di accompagnamento, la somma aggiuntiva i trattamenti di famiglia.
Altri motivi per cui si può perdere la pensione di invalidità
Ci sono anche altri motivi per cui la pensione di invalidità può essere completamente tolta dall’INPS. Ad esempio, una volta compiuti 67 anni, termina l’erogazione dell’assegno, che però si trasforma in trattamento di vecchiaia.
A sottolinearlo è la Corte di Cassazione con la sentenza n. 3011/2023. Anche in caso di trasferimento all’estero questa pensione viene tolta in quanto la legge prevede che le prestazioni speciali che non sono a carattere contributivo devono essere erogate solo nello Stato in cui il soggetto risiede.
Come abbiamo visto, quindi, sono molti i casi in cui si può perdere la pensione di invalidità, e se anche tu rientri in qualcuno di quelli elencati rischi di non riceverla più. Se invece hai ancora tutti i requisiti per mantenerla puoi dormire tranquillo!