È in arrivo una brutta notizia per gli italiani, chi rientra in una categoria deve restituire allo Stato 1200 euro. Anche tu, se fai parte della stessa categoria, devi ritornare indietro questa somma.
Cattive notizie in arrivo per alcuni italiani, pare che dovranno tornare allo stato i 1200 euro di trattamento integrativo percepiti sotto forma del cosiddetto bonus Renzi. Scopriamo quali sono le categorie di contribuenti ai quali probabilmente verrà chiesta la restituzione di questa somma!
Cambia tutto con le nuove regole
Con le nuove regole introdotte dallo scorso anno cambia tutto per il bonus Renzi, ovvero il trattamento integrativo introdotto con la Legge di Stabilità, che inizialmente era pari a 80€ ma nel 2020 è stato aumentato a 100€. Quando è stato introdotto i contribuenti erano entusiasti, visto che significava mettere in tasca in più 1200 euro.
Oggi tutto questo entusiasmo potrebbe essere solo un ricordo per coloro che dovranno restituire il bonus. Per accertare se spetta l’ex bonus Renzi è necessario tenere conto delle modifiche introdotte dal 1° gennaio 2022 e il cosiddetto doppio binario previsto per coloro che hanno redditi fino a 15.000 euro e per i redditi superiori.
Anche se la somma spettante viene riconosciuta in busta paga dal datore di lavoro ogni mese, per ricevere il bonus IRPEF vige la verifica sul rispetto dei requisiti di reddito previsti. La verifica viene effettuata presentando il modello 730.
Nel caso in cui il contribuente dichiari redditi inferiori o superiori ai limiti previsti dalla legge è previsto l’obbligo di restituzione. Coloro che rientrano in questo contesto dovranno restituire il credito IRPEF, integralmente o parzialmente, a seconda dei casi.
Chi dovrà tornare indietro 1200 euro
A percepire l’ex bonus Renzi sono due categorie di contribuenti, come prevede la normativa. Nello specifico, si tratta di:
- Contribuenti che hanno un reddito fino a 15mila euro;
- Contribuenti che hanno un reddito compreso fra 15mila e 28mila euro.
Tuttavia, poiché a partire dal 1° gennaio 2022 il bonus Renzi, noto anche come trattamento integrativo in busta paga, spetta solo ai titolari di redditi fino a 15.000 euro, dovranno restituirlo coloro che appartengono alla seconda fascia.
In questo caso, le categorie di contribuenti pubblici con reddito compreso tra 15mila e 28mila potrebbero dover restituire allo stato i 1200 euro circa ricevuti in busta paga. Si tratta di quei dipendenti pubblici che nel corso dell’anno 2022 hanno percepito un reddito compreso fra i 15 e i 28 mila euro.
Non è dato però sapere se la cifra dovrà essere restituita interamente o in parte, ma è comunque certo che la restituzione avverrà con il modello 730.
Come stabilito nel modello 730, il bonus di 1.200 euro spetta quindi ai lavoratori la cui imposta, tenuto conto dei redditi da lavoro dipendente e altri redditi assimilati, è superiore come importo alle detrazioni per lavoro dipendente e in caso di reddito fino a massimo 15.000 euro.
Nel caso il reddito sia compreso tra 15.001 e 28.000 euro, si ha diritto al trattamento integrativo solo se la somma di alcune detrazioni è maggiore dell’imposta dovuta.
Anche gli incapienti dovranno restituire i 1200 euro
Anche coloro che rientrano nella categoria degli incapienti devono restituire i 1200 euro. Questi contribuenti devono restituire il bonus Renzi o trattamento integrativo in quanto il reddito lordo annuale è al di sotto di 8.174 euro.
Come previsto dalla normativa, sono considerati incapienti i contribuenti che registrano detrazioni IRPEF da lavoro dipendente superiori all’imposta lorda dovuta e quindi non possono percepire bonus di qualsiasi genere.
Nel caso il contribuente ha un rapporto di lavoro a tempo determinato o precario fa meglio a rinunciare al bonus mensile e aspettare la dichiarazione dei redditi successiva. Se il contribuente rientra in una fascia di reddito idonea, gli spetterà la somma totale.
Chi ha subito errori nel modello 730 dovrà restituire la somma
Un altro caso che può portare alla restituzione della somma percepita sotto forma di bonus Renzi riguarda eventuali errori subiti nella compilazione del modello 730. Infatti, può capitare che la dichiarazione dei redditi venga compilata in modo errato, per distrazione da parte del contribuente o magari della stessa Agenzia delle Entrate.
Per evitare errori di questo tipo è consigliabile affidarsi a professionisti del settore, in grado di compilare correttamente il modello 730 ordinario oppure precompilato.
Come abbiamo visto, se si rientra nei casi citati, è probabile che venga chiesta la restituzione del trattamento integrativo, ovvero dei 1200 euro percepiti senza averne diritto.