Doveva andare tutto liscio secondo i due sudamericani che, dopo aver rubato delle carte di credito a un passante, si apprestavano a prelevare dei contanti al bancomat. Ma la sorte, si sa, a volte possiede una strana ironia. Siamo a Roma, sulla via Tuscolana. Due cinquantaduenni sudamericani, un cubano e un peruviano, nella giornata di ieri, si sono avvicinati a un uomo intento a passeggiare lungo la strada. Dopo averlo minacciato si sono fatti consegnare quattro carte di credito. A quel punto il gioco per loro era fatto; non rimaneva che recarsi presso un bancomat per prelevare del denaro. Non fanno molta strada, a qualche centinaio di metri dal luogo del furto trovano uno sportello automatico e si mettono in fila.
Tentano di prelevare con le carte rubate sulla Tuscolana
È il loro turno allo sportello e mentre uno tenta il prelievo, l’altro funge da palo. Il nervoso però li tradisce, troppi sguardi circospetti e proprio non riescono a mascherare l’affanno. Ciò che proprio non potevano immaginare, però, è che venissero notati dall’utente successivo, un esperto investigatore fuori servizio del commissariato Romanina che coglie immediatamente l’atteggiamento sospetto dei due uomini e, senza farsi notare, allerta i colleghi.
L’arresto in flagranza di reato
In pochi minuti una pattuglia si reca sul posto e gli agenti procedono celermente al controllo. Il fermo dei sudamericani è immediato perché colti in flagranza di reato e gravemente indiziati di indebito utilizzo di strumenti di pagamento diversi dai contanti. Al termine degli accertamenti di rito, acquisita anche la denuncia della vittima che ha esibito gli sms di alert ricevuti dalla banca, i due cinquantaduenni sono stati arrestati e posti a disposizione della magistratura. La Procura di Roma ha di seguito chiesto ed ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari la convalida della misura adottata dalla Polizia di Stato.
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