Solo ieri eravamo tornati sul tema dell’emergenza taxi a Roma. Problematica che, per amor di precisione, riguarda purtroppo tante altre grandi città italiane. Per quel che riguarda propriamente la Capitale, salire su un’auto bianca non è certamente un’impresa da poco. Lunghe attese, file interminabili e, come se questo non fosse giù sufficiente, come “ciliegina sulla torta”, va tenuto in considerazione il procacciamento abusivo della clientela. Quest’ultimo si verifica soprattutto nella zona dell’aeroporto di Fiumicino, per ovvie ragioni legate all’esorbitante costo delle corse. La situazione appare alquanto delicata e precaria, anche se i certificati che darebbero modo di aumentare le cose ci sono. Rimasti, infatti, inutilizzati i permessi di tassisti deceduti o sospesi, senza che nessuno si prenda la briga di occuparsene, decidendo di rimetterli in circolazione.
Roma, file interminabili per prendere un taxi: pochi collegamenti da Termini a Fiumicino, è caos
I certificati inutilizzati e l’emergenza Taxi a Roma
Sono circa 120 i certificati rimasti inutilizzati ma che, in virtù della possibilità di affittare la propria licenza, risulterebbero a dir poco utili, in quanto darebbero la possibilità di dare concreta attuazione al provvedimento della doppia guida. Provvedimento che se messo in pratica potrebbe fruttare oltre 200 mezzi in più in varie fasce orarie. Risorse tutt’altro da sottovalutare, a maggiore ragione se si considera ad esempio che le file in attesa di un taxi alla stazione Termini – tra l’atro uno degli scali ferroviari maggiormente importanti della città – si aggirano intorno (ma anche oltre) i quaranta minuti. La situazione non è tanto diversa presso altri scali, uno su tutti quello dell’aeroporto Leonardo Da Vinci, soggetto anche alle problematiche prima menzionate. La carenza di licenze da luogo a non pochi disagi per turisti, cittadini e senz’altro non rappresenta un bel biglietto da visita per ora. Con la presenza di 120 permessi certo non si risolverebbero tutti i problemi ma, quanto meno, sarebbe un inizio.
Le tempistiche e l’esposto del Codacons
Di altro avviso appare invece l’assessorato alla Mobilità con a capo l’assessore Patané: “Uno spreco di risorse mettere a bando solo 120 licenze”, dal momento che sarebbe necessario indire la gara e poi, la selezione con relativo concorso. Sta di fatto che dal 2006 non vengono assegnati nuovi permessi e quelli che ci sono diminuiscono a causa della morte del titolare oppure per via di una sospensione. Tuttavia, le tempistiche sia per quello che concerne il provvedimento della doppia guida, sia rispetto alla messi in circolazione dei 120 permessi sopra menzionati, appaiono lunghe. Alla luce di ciò, l’esposto del Codacons alla Procura capitolina per “interruzione di pubblico servizio” è presto spiegato. Tuttavia, nel frattempo, i disagi per i cittadini restano.