Una vecchia moneta in circolazione ai tempi della Lira, di uno specifico anno, oggi potrebbe valere centinaia di migliaia di euro.
Le vecchie lire, per gli appassionati che le collezionano, oggi potrebbero valere molti soldi. Esiste una particolare moneta, che potrebbe avere un valore fino a cento mila euro. Chiaramente non tutte le monete antiche hanno un grande valore, ma ve ne sono alcune che per determinate caratteristiche possono valere moltissimi soldi. Qui di seguito le specifiche della moneta, che per i collezionisti numismatici, potrebbe valere come un attico al centro città. Alcuni tipi di vecchie lire possono valere moltissimo ma devono essere in ottime condizioni.
Valore e rarità delle monete antiche
I collezionisti di monete e altri oggetti, sanno che più una moneta è in buone condizioni, è più sarà di valore. La sua rarità di una moneta dipende da vari fattori. Oggi vi sono molti siti on line dedicati al collezionismo e alle monete rare. Se si dispone di qualche moneta antica rara e in ottimo stato, si può provare a venderla ai collezionisti nei siti dedicati alla numismatica.
Per sapere il valore di una determinata moneta, occorre valutare sia la sua rarità che lo stato in cui è conservata. In generale si può affermare che una moneta è rara, quando in circolazione vi sono pochissimi pezzi uguali. Analogamente meglio sarà conservata e più sarà una moneta di qualità.
Una moneta si può definire rara, se esistono pochi pezzi di tale moneta, e quindi sarà difficile da reperire in giro. Oltre alla conservazione e rarità, pure il tipo di metallo con cui è coniata una moneta influisce sul suo prezzo e valore di mercato.
Come vengono classificate le monete
Nel campo della numismatica, le varie monete vengono contraddistinte con delle sigle. Gli esperti e i professionisti del settore, conoscono bene i parametri che rendono un pezzo raro e di valore.
La classica suddivisone delle monete italiane prevede per le diverse monete la sigla FDC, SPL, BB N, MB, D e qFDC. Le monete FDC sono pezzo Fiori di Conio che non sono mai entrati in circolazione. Mentre le qFDC, hanno segni di contatto con altre monete.
Le monete con la sigla SPL ha dettagli non rovinati, invece le monete con la sigla BB sono quelle lievemente usurate. Le monete con la sigla MB, sono quelle molto belle, che malgrado una lieve usura sono in buono stato. Le monete con la sigla B hanno vari difetti, e infine le monete con la sigla D, sono quelle discrete ossia poco riconoscibili e troppo usurate dal tempo.
Caratteristiche di tale moneta rara
Vi sono lire che possono arrivare a valere pure migliaia di euro, in base alla loro rarità. In particolare le 100 lire degli anni cinquanta e sessanta, possono valere diverse centinaia di euro. Occorre controllare l’annata della moneta, per verificarne il valore di mercato.
Non tutte le vecchie cento lire, hanno chiaramente un grande valore, ciò dipende dall’anno e dallo stato della moneta. Le comuni monete che circolavano in Italia fino al 2002, non sono di certo rare. La moneta che secondo gli esperti potrebbe valere centinaia di migliaia di euro è una moneta di cento lire datata 1954.
Con questa speciale moneta da cento lire in cui viene raffigurata la dea Minerva, allo stato Fior di Conio, quindi mai entrata in circolazione si può guadagnare molti soldi. Pare che questa moneta di cento lire coniata nell’anno 1954 sia molto rara, visto che non è mai entrata in circolazione e ne esistono pochi pezzi.
In questa moneta di valore e rara, la dea Minerva è raffigurata in piedi sul retro, nell’atto di reggersi ad asta e un albero di ulivo. Nel lato frontale della moneta, vi è invece raffigurato un uomo con una corona d’alloro in cui è incisa la scritta Repubblica Italiana e il nome dell’autore della moneta.