Il canone Rai, obbligatorio per poter visualizzare i vari programmi trasmessi sulla nostra rete nazionale, per determinate categorie può essere rimborsato.
Il canone Rai, solitamente pagato nella fattura della bolletta della luce, in determinate circostanze può essere rimborsato. I beneficiari del rimborso del canone Rai, devono fare specifica richiesta per ottenere il suddetto rimborso. L’intestatario del contratto delle fatture dell’energia elettrica, per ricevere il rimborso, deve inoltrare una lunga procedura per poi ottenere il rimborso del canone. Tutti coloro che superano un certo limite di età, hanno diritto all’esonero del pagamento dell’abbonamento televisivo.
In cosa consiste il canone Rai
Il canone Rai, in base a quanto ha deciso il Governo, è una forma di riscossione che tutti i cittadini devono pagare direttamente in bolletta. Con la legge di bilancio del 2019, l’abbonamento Rai, ossia l’imposta obbligatorie per chi detiene un apparecchio radiotelevisivo in casa, viene pagato direttamente sulla bolletta della luce.
Tale imposta o canone TV, col sopraggiungere della nuova stagione potrebbe essere abolita, ma ancora la questione è da decidere. I vari partiti, stanno ancora discutendo circa la possibilità di ridurre e poi nel tempo eliminarlo del tutto.
Si tratta di una tassa che si paga in bolletta, è spetta all’intestatario dell’utenza che ha la residenza, sia esso proprietario o inquilino della casa. Il rimborso dell’abbonamento alla televisione tramite addebito sulle fatture, va richiesto dal titolare della bolletta o dagli eredi. Ogni rimborso viene generalmente erogato entro circa quarantacinque giorni dalla richiesta.
Va precisato che esistono due diversi canoni televisivi, quello per i cittadini che hanno un televisore per uso privato, e quello per gli esercenti che posseggono uno o più apparecchi televisivi nelle loro attività commerciale.
I beneficiari del rimborso del canone Rai
Esistono categorie di persone, che sono esonerate dal pagamento del canone Rai. Coloro che non devono pagare alcun abbonamento televisivo, sono ovviamente tutti coloro che non dispongono di un televisore privato, i diplomatici, i militari stranieri, e chi ha superato i 75 anni di età e non supera gli ottomila euro di reddito.
Al di là di questa piccola parte di privilegiati, che non sono costretti a pagare tale tassa, tutti gli altri cittadini italiani devono pagare l’abbonamento per il possesso di un apparecchio radiotelevisivo, pari a novanta euro all’anno che vengono suddivisi in dieci rate. Per quanto concerne il rimborso, occorre per prima cosa verificare i requisiti necessari per poterne usufruire. I vari modelli per il rimborso del suddetto canone televisivo, sono reperibili collegandosi sul sito della Rai e dell’Agenzia delle Entrate.
L’esenzione dell’abbonamento Rai, è un’agevolazione che consente di poter alleggerire il peso delle numerose tasse che i cittadini devono pagare periodicamente. Sicuramente non dover pagare più i circa novanta euro annuali nelle fatture elettriche, rappresenta un piccolo sgravio economico.
Come richiedere il rimborso del canone Rai
La procedura per il rimborso del canone Rai, non è molto semplice né tanto meno rapida. Per prima cosa occorre collegarsi sul sito e compilare il modulo di richiesta. Si tratta di presentare una richiesta formale inviandola all’ente competente.
La bolletta della Rai, per tutti i cittadini aventi un’età superiore al settantacinquesimo anno, con un reddito annuo non superiore agli otto mila euro sono esclusi dal pagamento del canone. Per cui, tutti gli over 75 con i requisiti richiesti dalla legge, per ottenere il rimborso devono compilare il modulo di rimborso del canone di abbonamento Rai, messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.
La domanda per il rimborso del canone Rai, si può fare tramite vari modi. Il primo modo per presentare la richiesta consiste nel recarsi di persona presso l’ufficio dell’Agenzia delle Entrate del proprio comune oppure tramite raccomandata da inviare all’Agenzia delle Entrate Ufficio di Torino 1, S.A.T- Sportello Abbonamenti TV – Casella Postale 22- 10121Torino. Un secondo modo è tramite l’indirizzo di posta elettronica certificata all’indirizzo cp22.sat@postacertificata.rai.it, oppure chiedendo l’aiuto di un Caf.