Quarta udienza del processo ai danni di Roberto Saviano, che dentro l’aula del Tribunale di Roma dovrà rispondere di diffamazione ai danni di Giorgia Meloni. Il noto giornalista napoletano, infatti, etichettò la Premier come una “b******a”, beccandosi di risposta una denuncia dalle stessa Presidente del Consiglio (all’epoca leader e parlamentare di Fratelli d’Italia).
L’udienza di Roberto Saviano al Tribunale di Roma
Roberto Saviano questa mattina si è presentato a piazzale Clodio, in attesa di veder svolgersi la quarta udienza legata al fatto di diffamazione verso Giorgia Meloni. Il giornalista è stato accompagnato da diversi volti della sfera intellettuale e progressista italiana, quali Michela Murgia, Corrado Formigli, Vittorio Di Trapani e Paola Belloni. A loro inoltre, anche numerosi sostenitori della firma campana.
Cordone per Saviano a piazzale Clodio
Sono numerose le persone che sono arrivate sotto piazzale Clodio, mostrando solidarietà e soprattutto appoggio politico a Saviano. Persone che, da come hanno mostrato stamani, si sono trovate completamente d’accordo nelle parole del giornalista verso Giorgia Meloni. Quella “b******a”, la utilizzò in una puntata di Piazzapulita del 2020 e condotta da Corrado Formigli su La7.
Perché le parole contro Giorgia Meloni a Piazzapulita?
Roberto Saviano, in quel contesto di Piazzapulita, venne chiamato a commentare le politiche di Fratelli d’Italia in chiave di immigrazione e soprattutto clandestini irregolari. Facendo perno anche sulle morti nel Mar Mediterraneo, il giornalista pensò bene di etichettare la leader del partito con un vero e proprio insulto, in una dinamica che lo avrebbe portato dritto in tribunale.
Chi è stato ascoltato al Tribunale di Roma?
All’interno dell’udienza per la diffamazione di Saviano, in aula di Tribunale sono stati ascoltati due testi: il primo è Riccardo Noury di Amnesty Italia, mentre l’altro è stato il giornalista Corrado Formigli, al momento ancora al timone del programma televisivo di La7 chiamato Piazzapulita e che conduce dal 2011.