Nuovi sviluppi emergono sulla morte di Manuel Proietti, che aggraverebbero le presunte responsabilità sull’omicidio stradale da parte del fondatore dei The Borderline. Secondo i primi studi legati alle perizie tecniche sulla Lamborghini, il SUV viaggiava alla folle velocità di 124 km/h per le strade di Casal Palocco e nel momento dell’incidente che ha ucciso il bambino all’interno del quartiere.
Le prime perizie tecniche sulla morte di Manuel Proietti
Le indagini stanno cominciando a macinare dei primi dati riguardo questo drammatico incidente, anche se stanno avvenendo delle “sospette” sparizioni sul luogo dell’incidente. In tal senso, nel luogo dell’impatto sono sparite le telecamere che avrebbero ripreso lo scontro. Una situazione anomala, considerato come i video avrebbero potuto dare una prova visiva di determinate ipotesi, elaborate dalla Procura di Roma, sulle cause dell’incidente automobilistico a Casal Palocco.
Gli arresti domiciliari al leader dei The Borderline
Dopo la fiaccolata di ieri in memoria di Manuel Proietti, la Giustizia non termina la propria azione per scoprire la verità riguardo l’incidente di Casal Palocco. In tal senso, il gip avrebbe emesso con un’ordinanza gli arresti domiciliari per il leader dei The Borderline. M.D.P., il nome del ragazzo, in questi ultimi giorni è stato completamente scaricato dai suoi ex amici youtuber, che oggi lo additano pubblicamente come responsabile del tragico incidente.
Le prime ipotesi sull’incidente stradale di Casal Palocco
Secondo le prime ricostruzioni mosse dalle indagini, l’auto su cui viaggiavano i The Borderline andava a una velocità superiore ai 124 km/h. Folle velocità tenuta fino a pochi attimi prima dell’incidente, in una situazione che avrebbe comportato la collisione con la Smart e la morte del bambino di 5 anni. Tutto ciò in una zona dov’è presente un altro particolare: se il limite di velocità è di 50 km/h, all’interno di alcune vie di Casal Palocco si riduce addirittura a 30 km/h in quanto zona residenziale e con famiglie.