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Muore di cancro per far nascere il figlio: Roma dedica una strada a Chiara Corbello

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A Roma strada in onore di Chiara Corbella

Chiara Corbella Petrillo è stata una giovane madre di famiglia romana, morta di cancro nel 2012 a 28 anni, dopo aver rinunciato alle cure della chemio per salvare il suo terzo figlio Francesco. Prima di lui, aveva perso due bambini, Maria Grazia Letizia e Davide Giovanni, nati con gravi malformazioni. La sua storia di fede e di amore ha commosso il mondo e ha dato avvio al processo di beatificazione e canonizzazione da parte della Chiesa cattolica.

Chiara è stata una donna che ha saputo accogliere la vita in ogni circostanza, anche nelle prove più dolorose. Ha vissuto il suo matrimonio con Enrico Petrillo come un cammino di santità e ha testimoniato la gioia di essere madre, anche quando i suoi figli non erano perfetti secondo gli standard umani. Ha affrontato la malattia con coraggio e fiducia in Dio, offrendo la sua sofferenza per la salvezza delle anime. Ora il comune di Roma le dedica una via.

Una strada a Roma in onore di Chiara 

Il Consiglio comunale di Roma ha approvato una mozione per dedicare una strada, una piazza o un giardino a Chiara Corbella Petrillo, come omaggio alla sua testimonianza di vita e alla sua santità. La proposta è stata presentata dal capogruppo di Fratelli d’Italia in Assemblea capitolina, Giovanni Quarzo, e dai consiglieri Francesca Barbato, Stefano Erbaggi, Mariacristina Masi, Rachele Mussolini e Federico Rocca. Il luogo sarà scelto dalla famiglia di Chiara e dal marito Enrico Petrillo. L’iniziativa vuole essere un segno di riconoscenza e di speranza per tutti i cittadini romani e per i pellegrini che visiteranno la città eterna. La strada dedicata a Chiara sarà un invito a seguire il suo esempio di amore generoso e fedele, che non si arrende davanti alle difficoltà.

Il processo di beatificazione

La causa di beatificazione e canonizzazione di Chiara Corbella Petrillo è stata avviata nel luglio 2017 dalla Diocesi di Roma. Il 21 settembre 2018 si è tenuta l’apertura ufficiale del processo nella Basilica di San Giovanni in Laterano, presieduta dal cardinale vicario Angelo De Donatis. Chiara è stata proclamata serva di Dio e la sua vita è stata esaminata da una commissione di esperti. Per la sua beatificazione è necessario il riconoscimento di un miracolo attribuito alla sua intercessione. Il processo si basa sulle numerose testimonianze che attestano le virtù eroiche e la fama di santità di Chiara. Molti sono stati i frutti spirituali che sono nati dalla sua vicenda: Chiara è considerata un modello per le famiglie, le coppie, le madri e i giovani che vogliono vivere il Vangelo nella quotidianità.

La sua eredità spirituale

La storia di Chiara Corbella Petrillo ha ispirato diversi libri, tra cui “Siamo nati e non moriremo mai più”, scritto dal marito Enrico con Costanza Miriano. Il suo messaggio è stato diffuso anche attraverso il sito ufficiale www.chiaracorbellapetrillo.org e l’associazione che cura la sua causa. La sua testimonianza si riassume in una frase che lei ed Enrico hanno scritto per il loro figlio Francesco: “L’Amore è il centro della nostra vita, perché nasciamo da un atto d’amore, viviamo per amare e per essere amati, e moriamo per conoscere l’amore vero di Dio”.

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