Ha accoltellato la compagna al collo, nonostante fosse incinta di suo figlio. O, forse, proprio per questo. È successo nel pomeriggio di ieri a Roma, in via Due Ponti, intorno alle ore 14:30. Protagonista un uomo nordafricano di 42 anni, che si è avventato contro una 32enne italiana.
L’aggressione sotto casa
L’uomo ha aggredito la ragazza per motivi ancora da chiarire. Ha impugnato un coltello e, sferrando un fendente, ha colpito la giovane, in stato di gravidanza, al collo. La donna, ferita e spaventata ha iniziato a urlare, chiedendo aiuto. Sul posto si è recata una pattuglia della Squadra Mobile, che è riuscita a individuare e fermare l’uomo che sembra abbia, invano, tentato la fuga.
Il 42enne, dopo gli accertamenti effettuati dagli agenti, è stato quindi arrestato. Al momento per lui l’accusa è di lesioni gravi. La donna, invece, è stata trasportata d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Gemelli di Roma, dove è stata ricoverata in codice rosso, seppure, per fortuna, non è in pericolo di vita.
Donne vittime di violenza da parte del proprio compagno
Purtroppo è la storia che si ripete: donne vittime della violenza da parte del proprio uomo. Tanti, troppi i casi che si registrano. A volte la mente si oscura a causa di un attimo di follia, in altri aggressioni premeditate che trasformano compagni di vita in veri e propri orchi. E la storia della giovane ferita in via Due Ponti dal 42enne riporta indietro nel tempo all’efferato omicidio di Giulia Tramonano, la 29enne al settimo mese di gravidanza colpita da più coltellate. Stessa arma, un coltello, che l’assassino – il suo compagno, il papà del bimbo che portava in grembo – ha usato contro Giulia, il 27 maggio scorso a Senago. E quest’ultima sarebbe stata raggiunta da varie coltellate, anche se quella mortale, secondo le risultanze medico legali, sarebbe stata al collo