Anzio. Ritiro della concessione commerciale e chiusura. Questo il risultato dell’interdittiva antimafia disposta dalla Prefettura di Roma. Ad essere colpite dalle disposizioni ultime, due attività commerciali della località di Anzio, le quali, a quanto risulta, sarebbero riconducibili ad alcuni individui coinvolti nella rinomata operazione Tritone.
Fiamme nella notte ad Anzio, completamente distrutta l’ex Bodeguita: è il secondo incendio in 48 ore
Chiusi un forno e una pizzeria ad Anzio
Scendendo nel dettaglio, si tratta precisamente di un forno che si trova in prossimità di via di Valle Schioia, e dell’attività di pizzeria che si trova, invece, in via di Villa Claudia. Parallelamente, sempre nell’ambito dell’operazione e delle indagini menzionate, altri cinque locali sono stati chiusi nella Capitale e uno a Nettuno.
L’operazione Tritone dell’antimafia
Come vi avevamo raccontato qualche tempo fa, all’epoca delle prime operazioni, l’operazione Tritone, in particolare, ha dimostrato come le mani delle cosche mafiose siano ben ancorate sui locali e sui negozi di Roma e provincia, in molti casi. Ancora una volta, grazie alle indagini, erano stati scoperti i collegamenti tra il commercio e la malavita. 8 interdittive antimafia erano state emesse in un primo momento, ad altrettante attività commerciali dislocate tra Roma, Anzio e Nettuno. Inoltre, nel febbraio scorso, il Tribunale di Roma aveva inflitto più di 260 anni di condanne a vario titolo agli imputati nel processo Tritone. Il tutto nato a partire da un’indagine he aveva scoperchiato la presenza dei clan della ndrangheta nei comuni di Nettuno e Anzio. Una maxi operazione che aveva portato a 65 arresti e l’invio di speciali commissioni per indagare anche sui legami con i politici locali.